Formula Uno

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lelepaggi
00domenica 11 ottobre 2015 18:32
GP F1 Russia: vince Hamilton





Una volta ritirato Rosberg per un problema inconsueto (per non dire assurdo) al pedale dell’acceleratore, Hamilton non ha più avuto problemi a dominare la gara in Russia. Da parte sua Vettel ha gestito alla perfezione tutte le situazioni, sfruttando bene il pitstop e forzando anche un sorpasso su Raikkonen quando si è trattato di lottare direttamente, concludendo meritatamente secondo.

Proprio il finlandese è stato uno dei protagonisti di spicco (nel bene e nel male) della gara a Sochi: scattato benissimo al via e salito 3°, ha poi però perso la posizione attaccato da Bottas che ha fatto valere la gran velocità di punta della Williams. La strategia dei pitstop non gli ha permesso di riprendere la posizione e poi alla fine, una volta passato Perez, è entrato un po’ troppo “alla disperata” su Bottas. Con il risultato di mandare in testacoda la Williams (fermatasi lì all’esterno della curva 4), di piegare la sospensione anteriore sinistra e di ridare il terzo posto finale a Perez, peraltro bravissimo a gestire le gomme dopo essere stato fra i primi a cambiarle.

La successiva inchiesta sul’incidente fra Raikkonen e Bottas ha portato 30 secondi di penalità al finlandese che ha così perso il 5° posto alle spalle di Massa, autore di una gara regolare che gli ha permesso di risalire ben 11 posizioni. Peraltro in gara si sono visti parecchi incidenti, in questa occasione: si è iniziato al via con Ericsson andato ad investire Hulkenberg che si era girato sul cordolo (prima safety car), poi con Grosjean che perde carico aerodinamico mentre è in scia a Button nella curva 3 e sbatte violentemente (seconda safety car), quindi Sainz che dopo essere risalito meritoriamente fino al 7° posto è nuovamente vittima di problemi ai freni.

Con i ritiri per motivi tecnici di Rosberg (che ha perso di conseguenza il secondo posto in classifica di campionato) e di Ricciardo (l’australiano era salito fino a 4°), sono stati 7 i piloti che non hanno visto il traguardo in questa occasione.
Così se ne sono avvantaggiati Kvyat, Nasr e Maldonado, dal 5° al 7° posto finale (davanti a Raikkonen finito 8°) ma soprattutto Button e Alonso che arrivano in fondo entrambi a punti, un risultato importante per la McLaren-Honda. Che però viene rovinato quando la direzione gara penalizza Alonso di 5 secondi, per essere ripetutamente finito oltre i limiti della pista alla curva 16. Così il 10° posto finale passa a Verstappen, che all’inizio era stato coinvolto nell’incidente di Hulkenberg.
batigol619
00giovedì 15 ottobre 2015 00:06
povero Rosberg...è proprio sfigato
lelepaggi
00giovedì 15 ottobre 2015 20:01
Bisogna riconoscere che all'inizio della passata stagione Hamilton ebbe molte grane tecniche, ciononostante riuscì a piegare il compagno di squadra e vincere il titolo.

Nico è un ottimo pilota, ma Lewis è un fuoriclasse.
batigol619
00giovedì 22 ottobre 2015 13:11
Lewis il miglior pilota del mondo insieme a Sebastian
lelepaggi
00giovedì 22 ottobre 2015 18:44
Non dimentichiamoci di Alonso, anche se personalmente credo che Nando sia in fase calante.
lelepaggi
00domenica 25 ottobre 2015 23:32
Formula 1, Austin: Hamilton campione del mondo. Trionfa su Rosberg e Vettel

L'inglese della Mercedes vince in Texas davanti al compagno di squadra e alla Ferrari del tedesco, autore di una grande rimonta. Per Lewis è il terzo titolo della carriera, come Brabham, Stewart, Lauda, Piquet e Senna



La decima vittoria stagionale ha regalato a Lewis Hamilton il terzo titolo mondiale della carriera. Un successo meritato quello dell'inglese, vero dominatore di questo campionato. Nemmeno le piogge dell'uragano Patricia hanno fermato Lewis, che al traguardo di Austin ha preceduto il compagno di squadra Nico Rosberg e la Ferrari di Sebastian Vettel, autore di una strepitosa rimonta dalla 13esima posizione di partenza, causata dal cambio di motore. Hamilton entra in un club esclusivo, quello dei tricampioni del mondo come Brabham, Stewart, Lauda, Piquet e Senna, il suo idolo da bambino. Quarto posto per un sempre più convincente Max Verstappen, seguito da Perez, Sainz e Button.

Al via, finalmente senza pioggia ma con pista ancora bagnata, subito scintille tra Hamilton e Rosberg. Lewis è scattato meglio del tedesco, ha preso l'interno e ha "accompagnato" all'esterno il compagno di squadra, che così si è ritrovato in quarta posizione dietro alle due Red Bull di Kvyat e Ricciardo. Bene Vettel con la Ferrari, che in poche curve è risalito in settima posizione. Al quinto giro Virtual Safety car per i detriti in pista dopo un contatto tra le due Sauber e alla ripartenza Rosberg è lesto a passare Ricciardo e poi Kvyat mettendosi nella scia di Hamilton. Si pensa subito al solito dominio Mercedes ma i due delle Frecce d'argento non sono scappati. Anzi, le due Red Bull si sono fatte sotto e Ricciardo tra al 15° giro ha infilato Hamilton prendendosi la prima posizione.

I guai di Hamilton sono continuati perché poi anche Rosberg lo ha passato e al 19° giro l'inglese è stato il primo a entrare ai box per mettere le gomme da asciutto. Dietro ai leader bellissimo duello tra le Ferrari e le Toro Rosso con Verstappen negli scarichi di Vettel: l'olandese ha sorpassato il tedesco e poi ha sbagliato una frenata ritrovandosi col ferrarista di nuovo davanti. È stato il momento dei pit stop: dopo Hamilton sono entrati anche Ricciardo, Rosberg e Kvyat. Poi al 21° giro un fuorispista di Kimi Raikkonen che ha sbattuto ed è rientrato in pista sostituendo il musetto ai box.

Non appena la pista si è asciugata si è rivista la Mercedes. Al 22° giro Rosberg e Hamilton hanno passato rispettivamente Ricciardo e Kvyat per la prima e la terza posizione. E in questa fase si è rifatto sotto anche Vettel: il tedesco ha passato Kvyat e si è lanciato all'inseguimento di Hamilton. Che però ha ripreso a macinare giri veloci e ha raggiunto e sorpassato Ricciardo al 27° giro, il giro del ritiro di Kimi Raikkonen.

Il ritiro di Marcus Ericsson al 28° giro ha causato l'ingresso della Safety car e la Ferrari di Vettel ha tentato il colpo: sosta per montare le gomme medie e arrivare al traguardo senza ulteriori soste. Al 32° la ripartenza della corsa col rientro ai box della Safety car e subito spettacolo tra Vettel e Ricciardo con sorpasso e controsorpasso. Il ferrarista è poi passato approfittando di un errore in frenata dell'australiano: terzo dopo essere partito 13°, una sicurezza. Al 38° nuova Virtual Safety car per recuperare la vettura di Hulkenberg incidentata per una collisione con Ricciardo. Rosberg ha cambiato le gomme ritrovandosi dietro a Vettel, Hamilton ha invece proseguito in testa. Una mossa corretta quella di Rosberg che con le gomme fresche ha passato agevolmente Vettel.

Al 43° giro, però, nuovo colpo di scena. Kvyat si è girato sbattendo sulle barriere all'altezza dell'ingresso dei box e nuova Safety car dispiegata in pista. Hamilton ha così cambiato le gomme seguito da Vettel. Ripartenza al 47° giro e sorpasso di Vettel ai danni di Verstappen. Nove giri alla fine e un interrogativo: riuscirà Hamilton a passare Rosberg e diventare campione? In un giro la risposta: errore del tedesco e Hamilton davanti. Era scritto finisse così già ad Austin: il meritato terzo titolo mondiale è finito in cassaforte.
lelepaggi
00lunedì 2 novembre 2015 19:07
F1, GP Messico: vince Rosberg




Anche nel GP del Messico gran parte della gara (non tutta…) si è decisa al via, quando Rosberg riesce a mantenere il comando su Hamilton, mentre poco dietro Kvyat prende il terzo posto e soprattutto Ricciardo finisce nella fiancata di Vettel e gli fora una gomma. Da quel momento la gara di Seb è compromessa anche perché nel forzare per recuperare incappa in due errori, sempre alla curva 7 (la prima delle veloci esse), con il secondo che lo blocca definitivamente contro le barriere. A questo ritiro si era già sommato quello di Raikkonen, nuovamente contro Bottas a ruoli invertiti (pur se dinamica differente) come in Russia. Così questa si risolve in una giornata disastrosa per la Ferrari, che certamente non ha raccolto quanto invece sarebbe stato possibile in quanto a prestazioni. E con Rosberg che riprende con forza il 2° posto in classifica generale, con 272 punti contro i 251 di Vettel.

La safety car per l’incidente di Vettel risulta problematica per le Red Bull: al restart Bottas riesce a togliere il terzo posto a Kvyat, conquistando così il podio finale. Appena dietro Ricciardo e Massa, ma le posizioni non varieranno fino al traguardo pur lottando a breve distanza fra di loro, con Hulkenberg che si avvicina ma resta 7°. Bella sfida anche dietro, con Perez che riesce a concludere con un solo cambio gomme (l’unico) precedendo quasi in fila indiana Verstappen, Grosjean e Maldonado, col venezuelano appena fuori dai punti.

Appuntamento quindi fra due settimane con il GP del Brasile a Interlagos, penultima prova del Mondiale F1 2015.


Fonte Autosprint
john.q
00mercoledì 11 novembre 2015 10:53
Ormai anche quest'anno è andato, speriamo che l'anno prossimo non sia nuovamente una farsa con i giochi già chiusi alla prima gara.

Ma sicuramente la Mercedes resterà la squadra da battere.
lelepaggi
00mercoledì 11 novembre 2015 19:01
Credo che quest'anno per la Ferrari il bilancio sia più che positivo.
Loro sapevano che, anche per colpa del regolamento, colmare in una sola stagione il gap con Mercedes era impossible.
john.q
00domenica 15 novembre 2015 16:34
per intero no, però nettamente dietro è rimasta. e l'anno prossimo mi sa che cambierà poco.

più che positivo non direi, la ferrari è seconda solo perchè la red bull ha un motore da schifo e la williams uno depotenziato, con assai meno soldi a disposizione per sviluppare la macchina.
lelepaggi
00domenica 15 novembre 2015 21:58
Sarei d'accordo con te se il gap della Ferrari fosse rimasto in sostanza lo stesso dell'anno scorso.
Ma la verità è che è diminuito.
E' vero che Red Bull e Williams sono rimaste indietro, ma non è solo per questo motivo che siamo la seconda forza del campionato.

L'anno scorso ci ridicolizzava anche la Force India, quest'anno abbiamo battuto in 3 occasioni la Mercedes e l'abbiamo fatto anche in pista, non solo sfruttando guasti e avarie degli avversari.

Il bilancio è positivo secondo me perchè da subito Arrivabene e co. avevano detto: puntiamo a vincere 2 gare, fare podi e accorciare le distanze.

Quest'anno ci sono riusciti, è chiaro che per le prossime 2 stagioni gli obiettivi saranno più ambiziosi.

Vedremo se ci riusciranno ma la mia impressione, spero di non sbagliarmi, è che il trend si stia invertendo. [SM=g4609218]
lelepaggi
00venerdì 19 febbraio 2016 19:02
La nuova Ferrari, eh sì la livrea non è il massimo [SM=g4366645]



zidane79
00lunedì 22 febbraio 2016 23:40
Bella o brutta non fa niente, l'importante è che vada forte. Oggi, dopo le prime prove, Vettel è in testa ma non vuol dire niente perchè nessuno sta forzando l'andatura. Anzi, la butto lì: a sentire il rombo dei motori, quello più pieno è della Renault...
lelepaggi
00martedì 23 febbraio 2016 23:45
Nei test è difficile capire i reali rapporti di forza tra i team, tranne in casi eclatanti come la Mercedes 2 anni fa o, in negativo mclaren o renault le scorse stagioni.

Vedremo in gara in Australia o, meglio ancora in Bahrain perchè Melbourne è un cicuito un pò atipico... Non sempre chi va forte lì lo fa anche per il resto della stagione.

batigol619
00sabato 5 marzo 2016 17:15
lewis
secondo me quest'anno vince di nuovo luigino hamilton
lelepaggi
00domenica 6 marzo 2016 22:24
Per Rosberg la vedo dura a prescindere [SM=g3565730]
madrak73
00mercoledì 16 marzo 2016 14:54
forza FERRARI
lelepaggi
00venerdì 18 marzo 2016 18:52
Domenica ci aspetta una levataccia [SM=g3565724]

Però senza gran premio d'Australia che inizio sarebbe? Ormai è un rito.
madrak73
00sabato 19 marzo 2016 11:07
anche quest'anno sarà durissima....

Mercedes troppo superiore....
lelepaggi
00lunedì 21 marzo 2016 23:25
Non sarà facile ma siamo più vicini.

Vediamo che succederà in Barhain.
lelepaggi
00domenica 17 aprile 2016 17:59
GP F1 Cina: vittoria di Rosberg




Ricciardo scatta benissimo al via e supera Rosberg, mentre Raikkonen e Vettel affrontano male la prima curva lasciando un varco a Kvyat e arrivando a toccarsi fra loro. E quando poco dopo a Ricciardo esplode la gomma, si capisce che la gara è finita: Rosberg terrà il comando fino alla fine. Peccato che la grande competitività di Ferrari e Red Bull sia stata condizionata da questi episodi, perché poi Vettel rimonta fino al secondo posto, Kvyat agguanta la terza posizione del podio precedendo Ricciardo, anche Raikkonen risale con una certa cattiveria e finisce 5°.

Ottimo sesto posto per Massa, che ha messo in campo tutto il suo “mestiere” nel difendersi con correttezza ma anche senza concedere un millimetro dagli attacchi di Hamilton. Che nelle varie situazioni di gara è arrivato ad effettuare ben 5 soste, una delle quali per sostituire il musetto danneggiato al via, e alla fine deve stare attento al ritorno di Verstappen. Buon 8° posto per lui, con la Toro Rosso che completa una prestazione accettabile anche con il 9° di Sainz, che ha superato Bottas all’ultimo giro.

Con questo risultato, la terza vittoria consecutiva, Rosberg allunga con decisione in campionato: 75 punti contro i 39 di Hamilton, quasi il doppio. E dietro non distante c’è Ricciardo a quota 36, 3 punti davanti a Vettel (33), con Raikkonen quinto (28). Appuntamento ora con il GP in Russia il prossimo 1 maggio.


Fonte: Autosprint
lelepaggi
00domenica 1 maggio 2016 22:08
GP F1 Russia: 4° successo di Rosberg






Rosberg prende subito il comando, Raikkonen riesce a staccare bene su Bottas per il secondo posto, mentre dietro succede il finimondo fra Kvyat che tampona Vettel e Gutierrez che crea ulteriore scompiglio più indietro, alla prima curva. Poi Kvyat centra nuovamente Vettel quando rallenta improvvisamente alla curva 3 anche per via di Perez con la gomma forata subito davanti. Così per i ferraristi è finita la parte interessante della gara, con Vettel subito a muro.

Poi Raikkonen ha subìto l’attacco di Bottas al restart della conseguente safety car, ma la strategia dei box Ferrari ha permesso di riprendere la terza posizione che tutto sommato gli spettava e che ha mantenuto fino al traguardo, guadagnando il 700° podio della Ferrari in F1. Poco da fare contro il recupero di Hamilton che senza troppo sforzo ha ottenuto il secondo posto finale, pur con una piccola noia alla pressione acqua.

Gara regolare e meritati 4° e 5° posto per le Williams di Bottas e Massa. ma ancor più da evidenziare le posizioni alle loro spalle: Alonso 6° e Button 10° significano entrambe le macchine al traguardo e a punti per la McLaren (a punti con tre diversi piloti nelle prime 4 gare, se ha un significato statistico), ma ancor di più hanno significato i punti raccolti per la Renault da parte di Magnussen, 7° finale davanti a Grosjean. Il francese porta un altro bel risultato alla Haas, difendendosi bene dagli attacchi di Perez, risalito forte dopo i problemi e il pit aggiuntivo per il caos del via, dove la Force India aveva dovuto pure rinunciare a Hulkenberg subito fermo. Non è stata una bella maniera di festeggiare il 100° GP, per i due.

Con questo risultato, quattro vittorie su quattro, Rosberg ha raggiunto quota 100 nel punteggio di campionato, quando Hamilton è a quota 57 davanti a Raikkonen con 43. 10 in più di Vettel, che è dietro anche a Ricciardo per 3.
Ora appuntamento con Barcellona, per il GP spagnolo del 15 maggio.


Fonte: Autosprint
lelepaggi
00domenica 15 maggio 2016 18:54
GP Spagna F1: Verstappen vince ed entra nella storia





Le Mercedes si autoeliminano dopo tre curve (analizzeremo a parte l'episodio) ma chi ne approfitta non è la Ferrari, bensì un Max Verstappen che entra nella storia grazie a questo successo, quale pilota più giovane ad aver vinto una gara F1. Raikkonen gli alita sul collo per tutta la fase finale di gara, ma non riesce a trovare un varco su una pista dove è notoriamente difficile stare in scia. Così conclude secondo a 6 decimi, con Vettel a competare il podio, 3° dopo essersi dovuto difendere da Ricciardo.
F1, GP di Spagna: vince Verstappen ed entra nella storia

L'australiano è stato anche colpito dalla foratura di una gomma sul finale, ma è comunque riuscito ad arrivare 4° davanti a Bottas, il più efficace "degli altri". A completare il risultato Williams sta l'ottavo posto finale di Massa (ultimo dei non doppiati) ma in questo senso va sottolineato anche il risultato di squadra della Toro Rosso, vuoi con un ottimo Sainz 6° (all'inizio è stato anche terzo) vuoi con un Kvyat 10° che verso fine gara si è trovato nell'imbarazzante situazione di essere più veloce alle spalle di Vettel e Ricciardo, ma senza voler interferire nella lotta per il terzo posto.

Buon risultato anche per Perez, settimo, quando il compagno Hulkenberg è invece fra i ritirati assieme a Grosjean, le Mercedes e Alonso. In merito a quest'ultimo, un neo di affidabilità per la McLaren-Honda che però si può consolare con i punti presi da Button, 9° al traguardo.

La situazione nel mondiale è ovviamente invariata nella prima posizione di Rosberg, mentre Hamilton viene scavalcato da Raikkonen (61 punti contro 57) e Vettel si appaia in quarta posizione con Ricciardo, a quota 48 (ma ha un 2° posto a favore).


Fonte: autosprint
lelepaggi
00domenica 3 luglio 2016 18:54
Patatrack vol.II


lelepaggi
00lunedì 18 settembre 2017 21:20
E anche quest'anno si vince l'anno prossimo... [SM=g3565762]
lelepaggi
00domenica 25 marzo 2018 10:34
Formula 1, GP Australia: Vettel vince la prima battaglia con Hamilton




Vettel si ripete a Melbourne: anche stavolta vince la prima gara della stagione, precedendo Hamilton di 5 secondi e Raikkonen di 6"3, con il finlandese riuscito a tenere a bada Ricciardo in scia fino alla fine. Vettel e la Ferrari hanno sfruttato benissimo un momento di virtual safety car in occasione dello stop di Grosjean (davvero sfortunata la Haas) passando al comando e resistendo fino al traguardo all'incalzare di Hamilton.

Alle loro spalle, dopo un iniziale ottima prestazione di Magnussen e Grosjean vanificata da cambi gomme difettosi (e c'è pure indagine in corso per unsafe) Alonso conquista un incoraggiante 5° posto tenendo dietro Verstappen (che ha compromesso la sua gara con un testacoda), Hulkenberg, Bottas e Vandoorne. Un po' più in là Sainz, che ha dovuto difendere la decima posizione da Perez e dai problemi allo stomaco accusati in gara.


Fonte: Autosprint
lelepaggi
00domenica 8 aprile 2018 22:10
F1 Bahrain, capolavoro Vettel! La Ferrari beffa Bottas e Hamilton




E due! Due vittorie sue due gare, punteggio pieno in classifica, una macchina che risponde bene e una squadra che sa reagire alle difficoltà. Che Sebastian Vettel, in Bahrain! E soprattutto che Ferrari! Il tedesco ha vinto anche la seconda prova del Mondiale, festeggiando alla grande il suo 200° GP in F.1. Ha preceduto Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, un sorprendente Gasly con la Toro Rosso e la Haas di Magnussen. E la classifica sorride. Era dal 2004 che il Cavallino non vinceva le prime due gare della stagione, con Michael Schumacher. A fine anno fu Mondiale, in questo 2018 chissà.

Peccato per il ritiro di Kimi Raikkonen, ripartito troppo presto al 36° giro con la gomma posteriore sinistra non ancora cambiata. Nella ripartenza ha investito un meccanico che è stato subito soccorso. Proprio in quegli istanti concitati, oggi il Cavallino ha mostrato la freddezza che aveva mostrato a Melbourne, cambiando la strategia in corsa e beffando ancora la Mercedes, che pensava di avere la gara in pugno con la strategia a una sola sosta. La Ferrari ha capito che le due soste avrebbero regalato la vittoria ai rivali e ha ordinato a Vettel di non fermarsi più con le soft, montate al 21° giro. L'azzardo ha pagato: 36 giri con la gomma gialla e il manico di Sebastian, davvero bravo, sono stati la chiave per la vittoria.

Cinica, concreta e per ora sempre vincente. Cosa si può volere di più da questa Ferrari? Forse manca solo quello di cui ha parlato giovedì in Bahrain proprio Vettel, l'ultimo gradino, cioè la velocità su tutte le piste. In Australia si è vista una Ferrari capace di capitalizzare al massimo l'unica piccola occasione che la Mercedes le ha concesso. In questo weekend abbiamo invece ammirato tanta concretezza e freddezza: dalle libere alle qualifiche, al GP, il Cavallino ha sfruttato bene la sua tradizionale velocità e adattabilità al caldo e al tracciato del piccolo regno mediorientale. Ma questo è un campionato lungo, e se si pensa che a Melbourne la gara era nelle mani di Hamilton e che anche l'anno scorso le rosse vinsero in Australia e in Bahrain (e poi sappiamo com'è finita), ecco che l'esaltazione oggi sarebbe un peccato capitale. Tra sette giorni in Cina ci sarà invece una bella verifica. Perché l'anno scorso ci vinse Hamilton: un successo rosso sarebbe un avviso importante, ai rivali e al campionato.

Oggi però la Ferrari è stata favolosa come a Melbourne, quando la Virtual Safety Car diede a Vettel l'occasione di passare in testa. La prima fila conquistata sabato ha permesso a Seb di controllare la corsa all'inizio. Ma poi la Mercedes ha mostrato ancora una volta la loro velocità e ci è voluto un cambio di strategia in corsa per spuntarla. Al via il tedesco e Bottas sono scattati bene sfruttando il lato pulito della pista e la Mercedes del finlandese ha scavalcato la rossa di Raikkonen. Un disastro l'avvio delle Red Bull che hanno perso Ricciardo (la macchina gli si è letteralmente spenta) e Verstappen. L'olandese si è toccato con Hamilton e la sua posteriore sinistra si è afflosciata, costringendo il pilota della Red Bull a un giro lento per tornare ai box per il cambio in regime di Virtual Safety Car.
Alla ripartenza del 5° giro spettacolare Lewis Hamilton che in rettilineo ha affiancato Alonso e ha intuito che a destra c'erano spazio e velocità per staccare lungo e mangiarsi anche Ocon e Hulkenberg: manovra riuscita e indimenticabile triplo sorpasso! Liberandosi poi di Magnussen e Gasly, ha guadagnato presto la quarta posizione, ma a quel punto con un ritardo dalle Ferrari e da Bottas di una decina di secondi, di 14 da Vettel. A quel punto è stata tutta una valutazione di velocità e gomma. Perché mentre i primi tre sono partiti con gomma supersoft, Hamilton ha lavorato per allungare lo stint, essendo scattato con gomma soft, puntando a un GP con una sola sosta.

Cruciale il momento del primo pit stop, perché la Mercedes ha cercato di sparigliare le carte in tavola. Al 19° e 20° giro Vettel e Raikkonen hanno rivelato di essere su una strategia a due soste montando le soft. Al 21°, invece, Bottas ha montato le medie per andare fino alla fine, mettendosi al pari di Hamilton, che ha proseguito fuori fino al 26° giro prima della sua annunciata unica sosta. Vettel ha così dovuto spingere forte per guadagnare margine su Bottas, a quel punto il rivale per la vittoria. Il problema è che quel margine non è saltato fuori. Mercedes con la gara in pugno.

Al 36° giro ci si è aggiunto il ritiro di Raikkonen con tanta paura ai box del Cavallino. Il finlandese è entrato per la seconda sosta ed è ripartito troppo presto colpendo un meccanico che è stato subito soccorso. Kimi si è subito fermato perché la posteriore sinistra non era stata cambiata e dunque amaro ritiro. Proprio in questi delicati momenti il capolavoro del Cavallino: a Vettel è stato ordinato di restare in pista perché la seconda sosta avrebbe significato vittoria sicura della Mercedes. Seb ha fatto la differenza, rendendo possibile quello che la Mercedes non pensava potesse accadere: 36 giri sulle soft. Con resistenza finale al disperato assalto di Bottas. Questo Cavallino non scherza per niente.
lelepaggi
00domenica 15 aprile 2018 21:17
Formula 1 GP Cina: Ricciardo in trionfo, incubo Vettel





Ricciardo e la Red Bull approfittano splendidamente di tutte le occasioni presentatesi in gara e vincono il GP in Cina, sfruttando alla perfezione l'ingresso della safety car. Questo in una giornata in cui la Ferrari subisce la tattica della Mercedes, che infatti piazza Bottas al 2° posto seguito da Raikkonen.

Male per Vettel colpito da Verstappen: con la macchina danneggiata non va più in là dell'ottavo posto, mentre i 10 secondi di penalità all'olandese gli fanno perdere una posizione (5°). Ma Seb aveva già perso il comando dopo il primo pit-stop rispetto a Bottas. Solo 4° Hamilton ma il risultato gli permette di salire 2° in classifica generale a 9 punti da Vettel (45 contro 54).

Per quanto riguarda gli inseguitori, svetta Hulkenberg precedendo Alonso, con Sainz e Magnussen a completare la top ten. Appena fuori dalla zona punti le Force India seguite da Vandoorne, mentre Stroll non è riuscito a concretizzare un ottimo primo giro che gli aveva permesso di entrare tra i primi dieci.


Fonte: Autosprint
lelepaggi
00domenica 13 maggio 2018 21:35
Formula 1 Spagna, Vettel sbatte contro il "muro di gomma"




Sebastian Vettel ha il volto rassegnato di chi ha perso nonostante abbia dato tutto. E così è stato. Al GP di Spagna è scattato bene dalla terza posizione passando all'esterno la Mercedes di Bottas alla prima curva, dopo averne sfruttato la scia, strappando nuovamente il secondo posto al finlandese al giro 20, quando Bottas stava rientrando dal pit-stop. Una gara da gladiatore, un quarto posto che non rende giustizia ai suoi sforzi. La cruda realtà è semplice: la Ferrari al Montmelò andava meno rispetto non solo alle Mercedes, ma anche alle Red Bull.

Durante i primi giri, non solo Vettel non riusciva a tenere il ritmo di Hamilton, dominatore assoluto del GP, ma era costantemente incalzato dal superato Bottas. E a nulla è servita la carta del tutto per tutto Ferrari, che al giro 42 ha chiamato per la seconda volta ai box Vettel per montare un nuovo set di pneumatici medium (bianchi). Con le gomme più fresche il tedesco non riusciva a tenere il passo dei piloti Mercedes, né era in grado di prendere Verstappen, passato in terza posizione approfittando del secondo pit stop di Vettel. Che la Ferrari, unica a scegliere la strategia a due soste, abbia poi optato per le bianche avendo ancora a disposizione un treno di Supersoft nuove per la SF71H numero 5, la dice lunga sul feeling della Rossa con le gomme portate al Montmelò. Non utilizzate nemmeno nel secondo tentativo durante le Q3 del sabato, altra scelta significativa considerando che gli altri top team hanno montato le rosse.

E gli uomini Ferrari non hanno gradito la sostituzione voluta da Pirelli prima della gara: a causa del recente riasfaltamento del tracciato, ha assottigliato di 0,4 mm i battistrada per scongiurare problemi di surriscaldamento (e conseguente blistering), a set già assegnati. Il team principal Maurizio Arrivabene, prima della gara ha commentato ai microfoni di Sky: “Non è nello stile Ferrari lamentarsi. Ma una cosa è essere consultati, una cosa informati. Noi siamo stati informati”.

Vettel, quarto al traguardo con Hamilton che si invola in classifica, dopo il Gran Premio ha sottolineato: "Oggi era difficile mettere la vettura nella giusta finestra, perché avevamo problemi di bilanciamento. Ho faticato con le gomme che avevamo questo weekend e forse il cambiamento di queste ha avuto un impatto più negativo su di noi che su altri".

Non si tratta di banali scuse accampate dal perdente, ma di un dato di fatto, considerando inoltre i 27 secondi di ritardo con cui ha tagliato il traguardo rispetto al vincitore. "Hamilton era semplicemente più veloce – ha aggiunto Vettel-. Dopo la sosta la situazione è un po' migliorata, ma poi non avevamo scelta e dovevamo fare un altro pit stop".

Una divario prestazionale anche nei confronti della Red Bull. Mentre Verstappen rimaneva irraggiungibile, Ricciardo macinava giri veloci alle sue spalle: "E' stata una sorpresa. Aveva (Verstappen, ndr) anche un danno all'ala anteriore, che però non sembra averlo rallentato troppo. Le nostre gomme erano un pochino più fresche, ma incredibilmente hanno concluso in condizioni peggiori delle loro. Sentivo tante vibrazioni e dobbiamo cercare di capire perché".

Gli pneumatici hanno certamente giocato un ruolo importante in questa disfatta catalana per la Scuderia, tuttavia è utile ricordare che la Mercedes, escludendo il doppio suicidio del 2016, nell'era ibrida ha sempre vinto al Montmelò: "Le gomme sicuramente sono state diverse questo weekend, ma lo sono state per tutti, quindi ci è mancato qualcosa”.


Fonte: Autosprint
lelepaggi
00domenica 10 giugno 2018 22:23
Formula1 Vettel, trionfo doppio in Canada: vince e torna leader




Rilancio mondiale. Vettel vince in Canada, riporta al successo la Ferrari su una pista su cui non si imponeva dal 2004 (con Schumacher) e soprattutto torna in vetta al mondiale scavalcando Hamilton, solo 5°, di 1 punto.
Dopo la splendida pole il tedesco si conferma in gara, coglie la terza vittoria stagionale, precede sul podio Bottas e Verstappen e ripropone così il suo profilo di campione inesorabile di cui il Cavallino ha bisogno nella caccia iridata. Forse ancora ispirato dalla pista dedicata a Gilles Villeneuve - cui viene reso un tributo dal giro di onore del figlio Jacques con la 312T3 con cui il papà conquistò, 40 anni fa, proprio su questa pista il suo primo successo in F.1 -, Seb si impone con personalità e modi perentori: in testa dalla prima all'ultima curva il tedesco approfitta al meglio della gara obbligatoriamente conservativa del rivale Hamilton, privo di una power unit evoluta come quella a sua disposizione sulla SF71H, e opaco.

Vettel costruisce il successo al via, con uno start impeccabile e la lucidità di ripetersi dopo la Safety Car entrata al primo giro - botto fra Stroll e Hartley che poteva avere conseguenze peggiori - per poi incrementare il vantaggio e tenere a distanza di sicurezza Bottas e Verstappen, che arrivano incollati. Nel temuto incrocio delle strategie, con le Red Bull gommate rosa (hypersoft) pronte a sparigliare le tattiche con soste anticipate e il miglior abbrivio in partenza rispetto alla concorrenza di Ferrari e Mercedes con calzature viola (ultrasoft), il Cavallino infatti esce vittorioso: resta in pista più a lungo del pit stop di Verstappen (17° giro) e Ricciardo (18°), ma riesce a proteggere con margine la grande gara di Vettel: successo numero 50, un capolavoro.
Discorso diverso per Raikkonen: il finlandese chiude 6°, anonimo, incapace di insidiare un Hamilton in difficoltà di motore e con gomme più 'vecchie' di ben 16 giri. Purtroppo Kimi non graffia: Iceman dopo l'errore in Q3 si esibisce in una gara non all'altezza della grande competitività della Ferrari. Che, è bene chiarirlo, nella lotta contro Hamilton ha assoluto bisogno di un suo maggiore apporto. Alonso non riesce a festeggiare il suo 300° GP, mesto ritiro mentre navigava ai margini della zona punti, mentre Hulkenberg (7°), Sainz (8°), Ocon (9°) completano i dieci insieme a Leclerc, 10° a e a punti per la terza volta nelle ultime quattro gare: un 'Cavallin0' di razza.
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