Sabato 1° luglio l'Italia ha giocato l'ultima amichevole pre Mondiali contro il Marocco: una partita che non solo ha permesso al CT Milena Bertolini di testare gran parte delle giocatrici, ma è stata l'ennesima occasione per celebrare il movimento calcistico femminile italiano.
Il calcio femminile in Italia e nel mondo è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni,
basti pensare al fatto che solo recentemente le atlete sono diventate professioniste, guadagnando sempre più visibilità e appassionando un numero sempre maggiore di tifosi. È un fenomeno che ha spinto le federazioni e gli investitori a concentrare più energie in questa disciplina, fornendo alle giocatrici le risorse necessarie per sviluppare il loro talento.
La partita di Ferrara in preparazione ai Mondiali
Nell'accogliente stadio Paolo Mazza di Ferrara il pubblico ha risposto in modo positivo andando ad occupare quasi totalmente entrambe le tribune; erano moltissimi anche i sostenitori marocchini. Più volte la città dell'Emilia Romagna è stata scelta dalla Federazione come “casa” per le partite delle Azzurre, come ricordato in conferenza stampa dal CT Milena Bertolini e dalla calciatrice Lisa Boattin, perché evoca ricordi piacevoli: qui infatti abbiamo assistito alla vittoria contro il Belgio che ha permesso alla Nazionale italiana femminile di strappare il pass per i Mondiali 2023 con il primo gol in Nazionale della calciatrice della Juventus.
La passione per il calcio non fa distinzioni
L'amichevole contro il Marocco rappresentava per le atlete italiane non solo un punto fondamentale prima della partenza
per l'Australia e la Nuova Zelanda (la Coppa si giocherà dal 20 luglio al 20 agosto) ma anche un'importante tappa del progetto
La passione per il calcio non fa distinzioni realizzato da Gillette e FIGC. L'obiettivo è quello di generare un impatto culturale positivo nella percezione del calcio femminile in Italia e sostenere concretamente la base del movimento attraverso il superamento di pregiudizi ancora oggi radicati.
Gillette, che dal 2023 sta seguendo la Nazionale italiana femminile, ha coinvolto negli ultimi mesi i papà e le famiglie delle calciatrici con una serie di contenuti volti a celebrare il sostegno incondizionato che hanno dimostrato verso le loro figlie. Nonostante il calcio femminile sia un fenomeno sportivo in continua crescita, sono infatti
ancora diffusi alcuni pregiudizi, soprattutto tra i genitori: secondo i risultati della ricerca Gillette condotta insieme all’Istituto di Ricerca Sociale e di Marketing Eumetra, il 50% dei genitori ritiene che il calcio non sia adatto alle bambine, individuando tra le motivazioni di questa considerazione il fatto che si tratti di uno sport di contatto. Sono stati proprio i genitori delle Azzurre i protagonisti tra gli spalti dello Stadio di Ferrara, che orgogliosamente indossavano le maglie con i nomi delle figlie.