00 19/12/2015 10:40
SYDNEY – Una donna poliziotto in Nuova Zelanda e’ stata redarguita per essersi dedicata a un secondo lavoro fuori orario, non autorizzato, quello di prostituta. Ha ottenuto pero’ di conservare il lavoro ”ufficiale”, dopo aver rinunciato a quello notturno.

La prostituzione e’ legale in Nuova Zelanda, e ai poliziotti e’ consentito avere un doppio lavoro. Ma in questo caso i superiori hanno deciso che le due attivita’ non erano compatibili. La donna, il cui nome e grado non sono stati rivelati, aveva lavorato per un periodo come prostituta ad Auckland per superare delle difficolta’ finanziarie, prima che la sua attivita’ clandestina fosse scoperta.

”Secondo le nostre regole si tratta di una mancanza disciplinare e la persona ‘colpevole’ e’ stata redarguita”, ha detto la vice-comandante di polizia, Lyn Provost. ”Posso assicurare – ha aggiunto – che abbiamo agito correttamente e che questo tipo di secondo impiego non puo’ in nessun caso essere approvato. Il lavoro in questione, infatti, e’ improprio e incompatibile con quello svolto dalla polizia”.

Una portavoce del Collettivo delle prostitute della Nuova Zelanda ha detto che, a seconda del bordello dove svolgeva il proprio lavoro, la poliziotta avrebbe potuto guadagnare in una notte ben frequentata fino all’equivalente di 247 euro.

Secondo la portavoce, donne di ogni professione svolgono come secondo impiego quello di lavoratrici del sesso: ”La filosofia del nostro collettivo e’ dare un sostegno alle persone che lo fanno come secondo lavoro”.