Zalmoxis, 1/25/2009 8:18 AM:
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(e non comunque da un punto di diritto giustificate)
dobbiamo aspettare i romani per trovarlo nel diritto. So che non parlavi di quel diritto, la mia voleva essere solo una precisazione che prima di ritenerlo "intollerabile" di acqua sotto i ponti ne è passata.
o per il contesto eccezionale in cui esse maturavano (chessò, un ambiente militare di ferma costretta, in cui a lungo termine dovevano vivere adulti e giovani, da educare alle armi e al sesso), ma poi alla fine risultavano essere solo un PASSAGGIO temporaneo verso una successiva normalizzazione (leggasi amore eterosessuale, con possibilità di figli che fossero una ricchezza per lo stato).
l'amore tra discente e maestro era tollerata... e non lo dico mica io, eh...
Nel mondo antico, vedi?, i margini fra i vari generi si confondono.
Si mi è noto... infatti sebben con un diritto più labile, avevano per molti aspetti una mentalità... meno "cartesiana".
Non so se mi sono spiegato, insomma: la pessima e scorretta abitudine di portare esempi "antichi" per giustificare nei nostri tempi pratiche e gusti sessuali che hanno ben altro contesto sociale la trovo poco decorosa, se non irritante.
Non giustifico la pratica sessuale, giustifico il fatto che se ne possa parlare provando anche ad uscire fuori dagli schemi.
Eppure ho scritto in maniera che a me tale che fosse comprensibile... e soprattutto tu mi conosci (credo).
Irritante perché falsa: ognuno faccia quel che vuole nel privato - a patto di non danneggiare un altro (confine sottile? lecito che sfuma?) - ma non si inventino panzane, bieca propaganda. Quella non la accetto, da chiunque venga.
lezione di pedagogia - o da corsi di catechismo (quelli un pò più moderni...) - della libertà da, libertà di e libertà per...
andiamo avanti...
E' come trovare fra 10mila anni un brano di mASSIMO bOLDI E COSTRUIRCI SOPRA, IN QUANTO UNICA FONTE SUPERSTITE, UN QUADRO SOCIO-ECONomico e culturale dell'Italia del XX secolo; pensa che capolavoro!
quante cose perse ad alessandria...
Però... quante belle ed immortali ce ne sono giunte
Ultimo dato, spesso dimenticato.
A parte che una pratica di pedofilia non è una di omosessualità o di bisessualità, ma quanto si viveva fino a pochi secoli fa (scusami per il gioco non voluto di parole)? Poco, molto poco..
Questo errore tendono a farlo gli amici prelati e porporati... confondendo volutamente - e con scarsa onestà - omosessualità e pedofilia.
Si tiravano le cuoia presto; fra i venti e i trenta anni, chi ci arrivava, eri già sotto terra. Spose di poco più di dieci anni erano la norma, per gioco forza. Perché spesso anche i mariti erano poco più grandi di loro
Ora non ho un riferimento sotto mano, ma a mia memoria l'uomo greco aveva un'età media maggiore rispetto a quella della donna. E sempre se la memoria non mi inganna, avevano un'età media maggiore anche rispetto all'aspettativa di vita (si sposavano dopo i 25 e l'aspettativa era intorno ai 40/45).
Quindi una precoce sessualità era una necessità, ma badiamo bene: non si può parlare di precocità a 13 anni se io - e la maggior parte delle mie coetanee - morirà a 15 o 20.. E se con gran probabiità avrà 20 anni o giù di lì!
Il problema non è incentrato tanto sull'uomo-donna ("...i vecchi quando accarezzano, hanno il timore di far troppo forte" Fabrizio), quanto tra maestro-discente.
it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_nell%27Antica_Grecia
e te lo ripeto: non lo dica mica io, eh...
Oggi però che la vita si è allungata, questa faccenda in Occidente non ha più le stesse basi.
Pensa che senza che si allungasse la vita, i romani l'avevano adottato nel loro diritto.
Che Gino Paoli tratti una storia simile non può non farmi pensare non a un Evo Buio, ma a concetti tipo quello del lolitismo che nel frattempo ha mutato in "gusto" (discutibile) quel che prima erano necessità sociali e antropologiche, se non tou court di sopravvivenza.
Non ci provare...
1. "farsi" il proprio discente uomo non ha nulla a che fare con la necessità
2. scrivere una canzone di dubbio gusto non ha nulla a che fare con il riportare in auge.
Mi spiace, mentre io ti dico che parlare di un determinato argomento anche con idee poco condivisibili e sotto forma di canzone o poesia non deve scatenare un atteggiamento censorio (che se ricordo bene talvolta a te non è dispiaciuto...), ma con spirito critico e aperto alla discussione. Tu mi rispondi dicendo che Paoli o chi per lui voglia giustificare la pedofilia.
Secondo me pecchi di logica in questo caso.
Se io dico "mi dispiace per il pedofilo che è una persona che soffre, poichè sa di avere una pulsione dannosa che fa soffrire il fanciullo, ma non riesce a porvi rimedio", poi non mi si può dire che giustifico la pedofilia.
Non so se Gino Paoli volesse dire quello che ho virgolettato, di certo non apprezzo il modo di approcciarsi al problema. Mi ricorda sempre tempi bui, quelli veri di gogne, torture e roghi, dove la paura di un pensiero diverso, un atteggiamento "sovversivo" provocava la paura del popolo e lo faceva reagire d'istinto...
Si ragiona col cervello... non con la pancia...
Ti ripeto, mi sembrano strani 3 elementi in questa storia della canzone: il più adulto (Gino), la più giovane (Stefania), il cuore infartuato (o con un proiettile accanto).
Ignoro i dettagli... ma in genere non tendo a speculare sulla vita degli artisti oltremodo: in genere o la si mitizza o la si distrugge.
Nessuna delle due mi piace.
Pensa che ci sono persone ancora convinte che Paul McCatney sia morto... o Elvis vivo...
Ultima nota su De André..
Se fosse ancora vivo, vorrei vedere le sue reazioni a tante celebrazioni fatte sulla sua persona. Alcune giuste, altre troppe eccessive o stupide. Questi sono i nuovi santi dei nostri giorni? Ahi.. Siamo conciati male!
I santi li lascio ai cattolici...
Teorico della non violenza? Allora si sono dimenticati alcuni suoi dischi poco amorevoli, alcuni suoi amici da lui finanziati, magari certi lati ombrosi del suo stesso carattere.
Teorico della vicinanza agli ultimi... ai derelitti.. alla feccia dell'umanità: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
... se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo...
Quella vicinanza che si sono dimenticati in molti...
Per i finanziamenti ti prego di farci avere maggiori dettagli... magari quelli che non sono mai emersi da anni di indagini da parte degli inquirenti.
E' una persona cui è stata sottratta una vita più lunga; è un essere umano cui è stata con dolore destinata una fine fra i dolori. Questo è straziante, senza una spiegazione plausibile per noi umani - ciò mi accora, ma a quanti quotidianamente capita lo stesso? Alcuni magari più miti, forse loro davvero senza momenti non proprio presentabili della propria vita. Sono tutti santi, indistintamente? Ho dei dubbi..
No... nessuno è santo, te lo ripeto. A me Fabrizio ha insegnato tanto, talvolta anche attraverso le parole di Brassens o di Cohen che altrimenti non avrei mai conosciuto. Ed oltre avermi insegnato tanto mi ha procurato delle emozioni... è per questo che gli sono grato.
Non bisogna esser santi... basta essere uomini.
Questo senza voler togliere nulla all'artista, con limiti e pregi chiari, con parole ispirate e traduzioni di/da altri, con buone idee e tanti plagi - e canzoni comperate a pochi soldi da disgraziati, poi neppure citati nelle note di produzione.* Bene e male, come ciascuno di noi; forse più di ciascuno di noi. Ma uomo comunque e sempre, in mezzo a noi tutti: come credo proprio avrebbe voluto
si... è proprio ciò che sento.. ciò che avrebbe voluto.
* mi permetto di dirlo in piena coscienza e tranquillità, rispetto e stima.
ognuno secondo propria coscienza, mi auguro sempre serenità.
Avere idee proprie, esporle onestamente, non lede mai il rispetto o la stima reciproca. In genere tende ad esaltarla.
[Modificato da KuntaKinte77 26/01/2009 00:34]