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Gino Paoli e la canzone-scandalo

Ultimo Aggiornamento: 26/01/2009 21:17
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23/01/2009 16:36

convocato in commissione Infanzia


ROMA - Alla vigilia dell'uscita del suo nuovo album, Gino Paoli anima una polemica. Pietra dello scandalo è Il pettirosso, uno dei brani contenuti nell'ultimo lavoro dell'artista che festeggia cinquant'anni anni di carriera, intitolato Storie. Una canzone che narra di una bambina di 11 anni, violentata da un uomo più anziano. Lui, alla fine, muore, e lei ne prova pietà.

La commissione bicamerale per l'Infanzia ha oggi deciso di ascoltare il cantautore nell'ambito di un'indagine conoscitiva che la commissione stessa, presieduta da Alessandra Mussolini, sta svolgendo sulla pedopornografia. "Nessuna censura all'artista", dice la Mussolini, ma attenzione ai "messaggi fuorvianti" sulla pedofilia, anche di un testo di una canzone, che possono "essere molto devastanti. Per il pedofilo non c'è perdono".

In realtà, né la parola né il concetto di "perdono" appaiono nel testo, tantomeno Paoli ne ha parlato nelle interviste rilasciate a Roma due giorni fa, prima del concerto che ha tenuto all'Auditorium. L'artista al momento non risponde all'invito della commissione. Ma fa sapere che il testo è chiaro e non ha bisogno di ulteriori approfondimenti.

Ai giornalisti aveva spiegato che la canzone parla di "umanità, una parola importante da capire, la scopre solo il bambino, che non ha sovrastrutture". In un'intervista al quotidiano Avvenire è entrato ancor più nel merito: la bambina, ha spiegato, "davanti al vecchio pazzo che dopo la violenza le muore sotto gli occhi, esercita quella pietas cristiana di cui invece la società nella sua spasmodica ricerca del mostro ha perso traccia".

"Aveva gli occhi come un pettirosso / era una donna di undici anni e mezzo - recita il testo - si alzò la gonna per saltare il fosso / aveva addosso un vestitino rosso. Mentre passava in mezzo a quel giardino / di settant'anni incontrò un bambino / voleva ancora afferrare tutto / e non sapeva cos'è bello e cos'è brutto / e l'afferrò con cattiveria / lei si trovò le gambe in aria / lui che cercava cosa fare / c'era paura e c'era male".

Il testo prosegue: "E il male lo afferrò proprio nel cuore / come succede con il primo amore / e lei allora lo prese tra le braccia / con le manine gli accarezzò la faccia / così per sempre si addormentò per riposare / come un bambino stanco di giocare".

Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori e consulente della commissione, ritiene "singolare che in poche righe ci si possa inoltrare in percorsi talmente intimi e soggettivi, come la pietas cristiana, prefigurando un'indulgenza tutt'al più spettante alle professioni religiose". Il Moige, Movimento italiano genitori, giudica "positiva e dovuta" la richiesta della commissione e dice che la canzone "tratta la piaga delle pedofilia in maniera ambigua: un testo del genere non può essere diffuso senza pensare alle eventuali conseguenze".


www.repubblica.it/2009/01/sezioni/spettacoli_e_cultura/gino-paoli/canzone-incriminata/canzone-incrimin...
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24/01/2009 16:17


Quanti anni aveva Gino Paoli quando iniziò a vedere la Sandrelli?
[SM=x44473]

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"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


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24/01/2009 16:24


Lui è del 1934, lei del 1946. La inizia a frequentare nel 1962: quindi ha 28 anni e la ragazza 16.


Dice Wikipedia:
"Nel 1961 Gino conosce Ornella Vanoni e intreccia con lei una relazione sentimentale, che ispira alcune delle sue canzoni d'amore più famose: Senza fine, Anche se, Me in tutto il mondo, Che cosa c'è. Del 1961 è anche la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo con Un uomo vivo, presentata in coppia con il vincitore dell'anno precedente Tony Dallara. Sempre nel 1961 incominciano i suoi problemi con l'alcol, nati quasi per gioco, dopo una sfida con Sergio Bernardini, proprietario della Bussola di Viareggio, e che andranno avanti per 15 anni, fino al 1976. Dopo la morte del fratello, avvenuta in quel periodo, e causata dall'abuso di alcolici, Paoli deciderà di disintossicarsi dal whisky.[3]

Nel 1962, in occasione di una lunga tournée nei locali italiani, incontra Stefania Sandrelli, allora giovanissima attrice, e se ne innamora. Dal loro legame, giudicato scandaloso dalla stampa e dall'opinione pubblica (Paoli era sposato e in attesa di un figlio dalla moglie legittima, la Sandrelli ancora minorenne), nascerà Amanda, oggi attrice affermata.

ntanto Nanni Ricordi esce dall'omonima casa discografica e approda alla RCA Italiana. Gino lo segue e incide quello che si rivelerà il 45 giri di maggior successo di tutta la sua carriera. Il titolo è Sapore di sale, è arrangiato da Ennio Morricone e Paoli dichiarerà che l'ispirazione per questo brano è nata proprio dalla sua storia con la Sandrelli. Sapore di sale partecipa al Cantagiro e Gino avrà in questa occasione l'impatto con il grosso pubblico, ma una serie di difficoltà mette in crisi il giovane cantante, che inspiegabilmente tenta il suicidio sparandosi al cuore: si salva, ma è impossibile rimuovere il proiettile dalla cavità toracica."


Asrà un poco strano, pure il cuore: Freud ci vedrebbe uno Jacopo Ortis o che altro?

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Kuginetta del Capo
Vincitrice della prova di
sopravvivenza ipercafona


24/01/2009 16:54

Parlavi alla luna giocavi coi fiori
avevi l'età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea,
nel bosco incantato di ogni tua idea
nel bosco incantato di ogni tua idea.

E venne l'inverno che uccide il colore
e un babbo Natale che parlava d'amore
e d'oro e d'argento splendevano i doni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni.

Coprì le tue spalle d'argento e di lana
di pelle e smeraldi intrecciò una collana
e mentre incantata lo stavi a guardare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
dai piedi ai capelli ti volle baciare.

E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale
la storia d'un fiore appassito a Natale.



Questa è "Leggenda di Natale" di Faber. L ha scritta nel 68.
Ora che Fabrizio è diventato Santo (E PER ME LO è DAVVERO) e ha smesso di essere scandaloso,si sono accorti di dover rompere i coglioni a Gino Paoli.

[SM=g1700002] [SM=g1700002] [SM=g1700002]

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§¡ëð¡t¡ å£ §ø£ë.
Åßð¡¢å
ë §¡¡ ®ë ð¡ të §t맧ø.




ρσтяαηησ тαgℓιαяє тυттι ι ƒισяι , мα ηση ƒєямєяαηησ мαι ℓα ρяιмανєяα.

24/01/2009 16:57

Re:
K3®ub|na, 24/01/2009 16.54:

Parlavi alla luna giocavi coi fiori
avevi l'età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea,
nel bosco incantato di ogni tua idea
nel bosco incantato di ogni tua idea.

E venne l'inverno che uccide il colore
e un babbo Natale che parlava d'amore
e d'oro e d'argento splendevano i doni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni.

Coprì le tue spalle d'argento e di lana
di pelle e smeraldi intrecciò una collana
e mentre incantata lo stavi a guardare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
dai piedi ai capelli ti volle baciare.

E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale
la storia d'un fiore appassito a Natale.



Questa è "Leggenda di Natale" di Faber. L ha scritta nel 68.
Ora che Fabrizio è diventato Santo (E PER ME LO è DAVVERO) e ha smesso di essere scandaloso,si sono accorti di dover rompere i coglioni a Gino Paoli.

[SM=g1700002] [SM=g1700002] [SM=g1700002]




ci sarebbe anche Il Gigante e la Bambina di Ron che a suo tempo era stata censurata... [SM=x44464]



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24/01/2009 19:23

Re:
K3®ub|na, 24/01/2009 16.54:

Parlavi alla luna giocavi coi fiori
avevi l'età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea,
nel bosco incantato di ogni tua idea
nel bosco incantato di ogni tua idea.

E venne l'inverno che uccide il colore
e un babbo Natale che parlava d'amore
e d'oro e d'argento splendevano i doni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni.

Coprì le tue spalle d'argento e di lana
di pelle e smeraldi intrecciò una collana
e mentre incantata lo stavi a guardare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
dai piedi ai capelli ti volle baciare.

E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale
la storia d'un fiore appassito a Natale.



Questa è "Leggenda di Natale" di Faber. L ha scritta nel 68.
Ora che Fabrizio è diventato Santo (E PER ME LO è DAVVERO) e ha smesso di essere scandaloso,si sono accorti di dover rompere i coglioni a Gino Paoli.

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Brassens, tanto per cambiare..
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Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


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24/01/2009 23:28

Re:
K3®ub|na, 24/01/2009 16.54:




Questa è "Leggenda di Natale" di Faber. L ha scritta nel 68.
Ora che Fabrizio è diventato Santo (E PER ME LO è DAVVERO) e ha smesso di essere scandaloso,si sono accorti di dover rompere i coglioni a Gino Paoli.

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[SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476]

Questa è una piccola GRANDE donna: la nostra Keru! [SM=x44462]
24/01/2009 23:47

Io direi di censurare anche Platone, Socrate, Alceo, Anacreonte, Saffo e tanti altri per quello che han fatto ed hanno scritto.


Andiamo in piazza a bruciare i libri, i cd, i dvd...

su dai che facciamo dietrofront di qualche secolo: ce n'è proprio bisogno! [SM=x44461]


Ma se invece di andare sull'onda dell'entusiasmo, la gente leggesse di più... si informasse di più [SM=x44472] [SM=x44472] [SM=x44472]

Che sia una devianza non ci piove - sopratt qdo l'oggetto è al di sotto della maturità pubica (al di sotto del periodo pre-adolescenziale) - ma è così difficile non andare di pancia e provare a capire??? [SM=x44473]
Cercare di capire mica vuol dire condividere! Non vuol dire mica pensarla allo stesso modo! Significa far cadere le paure del "diverso" e aprirsi senza filtri alla comprensione, allo studio...
Capisco di chiedere uno sforzo immane ad ogni singolo individuo: ma questa vita è l'unica che conosco, e viverla degnamente e al pieno delle proprie possibilità - e quindi capire, comprendere ciò che ci circonda - dovrebbe essere un desiderio di ognuno. [SM=x44464]

www.altrodiritto.unifi.it/devianza/furfaro/nav.htm?cap5.htm#3
www.altrodiritto.unifi.it/devianza/furfaro/nav.htm?cap5.htm#4
www.altrodiritto.unifi.it/devianza/furfaro/nav.htm?cap5.htm#5
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25/01/2009 08:18


Non è esattamente così: il mondo greco citato in esempi che appartengono a poleis-tempi-livelli sociali-scherzi/giochi fraintesi , ad esempio, poteva anche ma non del tutto comprendere forme particolari come quelle che oggi con troppa facilità parecchi vorrebbero lì si trovassero riscontrate. Più che spesso certe "esperienze" erano tollerate (e non comunque da un punto di diritto giustificate) o per il contesto eccezionale in cui esse maturavano (chessò, un ambiente militare di ferma costretta, in cui a lungo termine dovevano vivere adulti e giovani, da educare alle armi e al sesso), ma poi alla fine risultavano essere solo un PASSAGGIO temporaneo verso una successiva normalizzazione (leggasi amore eterosessuale, con possibilità di figli che fossero una ricchezza per lo stato).

Ti prendo a esempio Socrate e Saffo, ma può valere pure per gli altri da te citati.
Il maestro di PLatone frequentava sì giovani, ma pure ginnasi - luoghi di passaggio per adolescenti che avrebbero a breve fatto parte del corpo civico. Eventuali contatti e promiscuità avevano quindi un limite ben preciso, temporale e giuridico - hai infatti mai sentito parlare di adulti che lo frequentassero amichevolmente per amore? E non è poi un caso, sii attento, che lo stesso Socrate avesse una regolare moglie, la tanto celebre Xantippe.

Saffo... Non vorrei essere troppo indelicato a dirti che le famosissime supposte gioie speciali della poetessa erano solo una invenzione: un'invenzione degli autori della commedia nuova attica. Una invenzione proprio come il suo supposto suicidio per amore, lanciandosi da una non casuale rupe - il tempo e gli autori di questa storiella? Gli stessi di cui sopra ti ho detto. Anche per lei, sai, esisteva un fidanzato maschietto, tal Faone: persona concreta per cui uccidersi o dio dell'amore? Non è chiaro né importante appurarlo; molti degli esempi cui tu facevi cenno sono "topoi" letterari o archetipali, concetto molto affine a quello dei "logoi" (racconto, fiaba, discorso parallelo, realtà).
Nel mondo antico, vedi?, i margini fra i vari generi si confondono.

Eppoi, abbiamo il grande problema del naufragio delle fonti documentarie: a noi ne giungono solo alcune, scelte dal caso, e da quelle si prova a ricostruire il disperso. Problema immane, soprattutto se chi di moderno le usa ignora, misconosce o volutamente altera il milieu che le produsse.
Non so se mi sono spiegato, insomma: la pessima e scorretta abitudine di portare esempi "antichi" per giustificare nei nostri tempi pratiche e gusti sessuali che hanno ben altro contesto sociale la trovo poco decorosa, se non irritante. Irritante perché falsa: ognuno faccia quel che vuole nel privato - a patto di non danneggiare un altro (confine sottile? lecito che sfuma?) - ma non si inventino panzane, bieca propaganda. Quella non la accetto, da chiunque venga.
E' come trovare fra 10mila anni un brano di mASSIMO bOLDI E COSTRUIRCI SOPRA, IN QUANTO UNICA FONTE SUPERSTITE, UN QUADRO SOCIO-ECONomico e culturale dell'Italia del XX secolo; pensa che capolavoro!


Ultimo dato, spesso dimenticato.
A parte che una pratica di pedofilia non è una di omosessualità o di bisessualità, ma quanto si viveva fino a pochi secoli fa (scusami per il gioco non voluto di parole)? Poco, molto poco.. Si tiravano le cuoia presto; fra i venti e i trenta anni, chi ci arrivava, eri già sotto terra. Spose di poco più di dieci anni erano la norma, per gioco forza. Perché spesso anche i mariti erano poco più grandi di loro e perché il periodo del climaterio femminile, fra persone di condizione sociale comune, con alimentazione povera, spesso si riduceva. Se da poco più che bambine non si fosse quindi fatto un figlio, la maggior parte di noi e dei nostri antenati non sarebbe venuta al mondo.
Quindi una precoce sessualità era una necessità, ma badiamo bene: non si può parlare di precocità a 13 anni se io - e la maggior parte delle mie coetanee - morirà a 15 o 20.. E se con gran probabiità avrà 20 anni o giù di lì!

Oggi però che la vita si è allungata, questa faccenda in Occidente non ha più le stesse basi. Che Gino Paoli tratti una storia simile non può non farmi pensare non a un Evo Buio, ma a concetti tipo quello del lolitismo che nel frattempo ha mutato in "gusto" (discutibile) quel che prima erano necessità sociali e antropologiche, se non tou court di sopravvivenza.
Ti ripeto, mi sembrano strani 3 elementi in questa storia della canzone: il più adulto (Gino), la più giovane (Stefania), il cuore infartuato (o con un proiettile accanto).
[SM=x44450]


Ultima nota su De André..
Se fosse ancora vivo, vorrei vedere le sue reazioni a tante celebrazioni fatte sulla sua persona. Alcune giuste, altre troppe eccessive o stupide. Questi sono i nuovi santi dei nostri giorni? Ahi.. Siamo conciati male! Teorico della non violenza? Allora si sono dimenticati alcuni suoi dischi poco amorevoli, alcuni suoi amici da lui finanziati, magari certi lati ombrosi del suo stesso carattere. E' una persona cui è stata sottratta una vita più lunga; è un essere umano cui è stata con dolore destinata una fine fra i dolori. Questo è straziante, senza una spiegazione plausibile per noi umani - ciò mi accora, ma a quanti quotidianamente capita lo stesso? Alcuni magari più miti, forse loro davvero senza momenti non proprio presentabili della propria vita. Sono tutti santi, indistintamente? Ho dei dubbi..

Questo senza voler togliere nulla all'artista, con limiti e pregi chiari, con parole ispirate e traduzioni di/da altri, con buone idee e tanti plagi - e canzoni comperate a pochi soldi da disgraziati, poi neppure citati nelle note di produzione.* Bene e male, come ciascuno di noi; forse più di ciascuno di noi. Ma uomo comunque e sempre, in mezzo a noi tutti: come credo proprio avrebbe voluto

* mi permetto di dirlo in piena coscienza e tranquillità, rispetto e stima.


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Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


(Anonimo del XIII sec.)

25/01/2009 11:28

Re:
K3®ub|na, 24/01/2009 16.54:

Parlavi alla luna giocavi coi fiori
avevi l'età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea,
nel bosco incantato di ogni tua idea
nel bosco incantato di ogni tua idea.

E venne l'inverno che uccide il colore
e un babbo Natale che parlava d'amore
e d'oro e d'argento splendevano i doni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni.

Coprì le tue spalle d'argento e di lana
di pelle e smeraldi intrecciò una collana
e mentre incantata lo stavi a guardare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
dai piedi ai capelli ti volle baciare.

E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale
la storia d'un fiore appassito a Natale.



Questa è "Leggenda di Natale" di Faber. L ha scritta nel 68.
Ora che Fabrizio è diventato Santo (E PER ME LO è DAVVERO) e ha smesso di essere scandaloso,si sono accorti di dover rompere i coglioni a Gino Paoli.

[SM=g1700002] [SM=g1700002] [SM=g1700002]



sì ma a differenza che....questo è un urlo di dolore.....quella di paoli....è così

"Aveva gli occhi come un pettirosso

era una donna(BAMBINA) di undici anni e mezzo

si alzo' la gonna per saltare il fosso(PER ESSERE SVERGINATA)

aveva addosso un vestitino rosso.

Mentre passava in mezzo(MENTRE VENIVA STUPRATA) a quel giardino(DA UN VECCHIO)di settant'anni

incontro' un bambino che voleva ancora afferrare tutto(IL PEDOFILO IN REALTA' NON AVEVA COLPA, PERCHE' ERA SOLO IMMATURO di 70ANNI) e non sapeva cos'é bello e cos'é brutto

e l'afferro' con cattiveria(LA STUPRO')

lei si trovo' con le gambe in aria mentre lui cercava cosa fare(LA VIOLENTAVA) e c'era paura e c'era male.

E il male lo afferro' proprio nel cuore(IL PEDOFILO STUPRATORE HA UN INFARTO)come succede con il primo amore

e lei allora lo prese tra le braccia e con le manine gli accarezzo' la faccia,così per sempre si addormento' per riposare come un bambino stanco di giocare(DI VIOLENTARE BAMBINE).




Domanda ...


Al posto della bambina, adesso c'è Gino Paoli che ha 11 anni e immaginiamo che ...


(solo ad immaginarte la scena provo nausea) mentre il bambinoGino Paoli viene stuprato da un vecchio bavoso di 70 anni che gli sta facendo un male cane, il pedofilo, ha fortunatamente un infarto e muore ...



Adesso vorrei vedere se quel coglione di Gino Paoli, accarezzerebbe con le manine, quel vecchio porco, bavoso, pallido e freddo che qualche istante prima lo stavainculando, STRAPPANDOGLI per un suo piacere fisico di merda tutta l'innocenza, la spensieratezza, la purezza ed il candore proprie di un bambino di 11 anni ... relegalandogli una vita di incubi, sofferenza, emarginazione e buio ... e tutto per una schifosissima scopatadimerda.

lo so uno scaricatore di porto è piu' fine di me...

ma misericordia e pieta'...

questo a parer mio è un messaggio pericolosissimo

un po' come...visto che io sono un bambino...e tu sei un mostro...e non sei consapevole delle tue azione...provo pieta' per te...se poi mi hai anche rovinato la vita...chissenefrega....tu non sapevi che stavi facendo....e quindi...provo pietà...

e per il bambino???? chi caxo prova la pieta??????






26/01/2009 00:33

Re:
Zalmoxis, 1/25/2009 8:18 AM:


cut
[...]
(e non comunque da un punto di diritto giustificate)


dobbiamo aspettare i romani per trovarlo nel diritto. So che non parlavi di quel diritto, la mia voleva essere solo una precisazione che prima di ritenerlo "intollerabile" di acqua sotto i ponti ne è passata.



o per il contesto eccezionale in cui esse maturavano (chessò, un ambiente militare di ferma costretta, in cui a lungo termine dovevano vivere adulti e giovani, da educare alle armi e al sesso), ma poi alla fine risultavano essere solo un PASSAGGIO temporaneo verso una successiva normalizzazione (leggasi amore eterosessuale, con possibilità di figli che fossero una ricchezza per lo stato).



l'amore tra discente e maestro era tollerata... e non lo dico mica io, eh... [SM=x44466]



Nel mondo antico, vedi?, i margini fra i vari generi si confondono.



Si mi è noto... infatti sebben con un diritto più labile, avevano per molti aspetti una mentalità... meno "cartesiana". [SM=x44461]


Non so se mi sono spiegato, insomma: la pessima e scorretta abitudine di portare esempi "antichi" per giustificare nei nostri tempi pratiche e gusti sessuali che hanno ben altro contesto sociale la trovo poco decorosa, se non irritante.



Non giustifico la pratica sessuale, giustifico il fatto che se ne possa parlare provando anche ad uscire fuori dagli schemi.
Eppure ho scritto in maniera che a me tale che fosse comprensibile... e soprattutto tu mi conosci (credo). [SM=x44450]




Irritante perché falsa: ognuno faccia quel che vuole nel privato - a patto di non danneggiare un altro (confine sottile? lecito che sfuma?) - ma non si inventino panzane, bieca propaganda. Quella non la accetto, da chiunque venga.


lezione di pedagogia - o da corsi di catechismo (quelli un pò più moderni...) - della libertà da, libertà di e libertà per... [SM=x44466]
andiamo avanti...



E' come trovare fra 10mila anni un brano di mASSIMO bOLDI E COSTRUIRCI SOPRA, IN QUANTO UNICA FONTE SUPERSTITE, UN QUADRO SOCIO-ECONomico e culturale dell'Italia del XX secolo; pensa che capolavoro!



quante cose perse ad alessandria... [SM=x44469]
Però... quante belle ed immortali ce ne sono giunte [SM=x44450]



Ultimo dato, spesso dimenticato.
A parte che una pratica di pedofilia non è una di omosessualità o di bisessualità, ma quanto si viveva fino a pochi secoli fa (scusami per il gioco non voluto di parole)? Poco, molto poco..


Questo errore tendono a farlo gli amici prelati e porporati... confondendo volutamente - e con scarsa onestà - omosessualità e pedofilia.


Si tiravano le cuoia presto; fra i venti e i trenta anni, chi ci arrivava, eri già sotto terra. Spose di poco più di dieci anni erano la norma, per gioco forza. Perché spesso anche i mariti erano poco più grandi di loro



Ora non ho un riferimento sotto mano, ma a mia memoria l'uomo greco aveva un'età media maggiore rispetto a quella della donna. E sempre se la memoria non mi inganna, avevano un'età media maggiore anche rispetto all'aspettativa di vita (si sposavano dopo i 25 e l'aspettativa era intorno ai 40/45).


Quindi una precoce sessualità era una necessità, ma badiamo bene: non si può parlare di precocità a 13 anni se io - e la maggior parte delle mie coetanee - morirà a 15 o 20.. E se con gran probabiità avrà 20 anni o giù di lì!


Il problema non è incentrato tanto sull'uomo-donna ("...i vecchi quando accarezzano, hanno il timore di far troppo forte" Fabrizio), quanto tra maestro-discente.
it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_nell%27Antica_Grecia

e te lo ripeto: non lo dica mica io, eh...




Oggi però che la vita si è allungata, questa faccenda in Occidente non ha più le stesse basi.



Pensa che senza che si allungasse la vita, i romani l'avevano adottato nel loro diritto. [SM=x44461]


Che Gino Paoli tratti una storia simile non può non farmi pensare non a un Evo Buio, ma a concetti tipo quello del lolitismo che nel frattempo ha mutato in "gusto" (discutibile) quel che prima erano necessità sociali e antropologiche, se non tou court di sopravvivenza.



Non ci provare...
1. "farsi" il proprio discente uomo non ha nulla a che fare con la necessità
2. scrivere una canzone di dubbio gusto non ha nulla a che fare con il riportare in auge.

Mi spiace, mentre io ti dico che parlare di un determinato argomento anche con idee poco condivisibili e sotto forma di canzone o poesia non deve scatenare un atteggiamento censorio (che se ricordo bene talvolta a te non è dispiaciuto...), ma con spirito critico e aperto alla discussione. Tu mi rispondi dicendo che Paoli o chi per lui voglia giustificare la pedofilia.
Secondo me pecchi di logica in questo caso.
Se io dico "mi dispiace per il pedofilo che è una persona che soffre, poichè sa di avere una pulsione dannosa che fa soffrire il fanciullo, ma non riesce a porvi rimedio", poi non mi si può dire che giustifico la pedofilia.
Non so se Gino Paoli volesse dire quello che ho virgolettato, di certo non apprezzo il modo di approcciarsi al problema. Mi ricorda sempre tempi bui, quelli veri di gogne, torture e roghi, dove la paura di un pensiero diverso, un atteggiamento "sovversivo" provocava la paura del popolo e lo faceva reagire d'istinto...

Si ragiona col cervello... non con la pancia...




Ti ripeto, mi sembrano strani 3 elementi in questa storia della canzone: il più adulto (Gino), la più giovane (Stefania), il cuore infartuato (o con un proiettile accanto).
[SM=x44450]



Ignoro i dettagli... ma in genere non tendo a speculare sulla vita degli artisti oltremodo: in genere o la si mitizza o la si distrugge.
Nessuna delle due mi piace.
Pensa che ci sono persone ancora convinte che Paul McCatney sia morto... o Elvis vivo...



Ultima nota su De André..
Se fosse ancora vivo, vorrei vedere le sue reazioni a tante celebrazioni fatte sulla sua persona. Alcune giuste, altre troppe eccessive o stupide. Questi sono i nuovi santi dei nostri giorni? Ahi.. Siamo conciati male!


I santi li lascio ai cattolici...



Teorico della non violenza? Allora si sono dimenticati alcuni suoi dischi poco amorevoli, alcuni suoi amici da lui finanziati, magari certi lati ombrosi del suo stesso carattere.



Teorico della vicinanza agli ultimi... ai derelitti.. alla feccia dell'umanità: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
... se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo...
Quella vicinanza che si sono dimenticati in molti...

Per i finanziamenti ti prego di farci avere maggiori dettagli... magari quelli che non sono mai emersi da anni di indagini da parte degli inquirenti. [SM=x44452]



E' una persona cui è stata sottratta una vita più lunga; è un essere umano cui è stata con dolore destinata una fine fra i dolori. Questo è straziante, senza una spiegazione plausibile per noi umani - ciò mi accora, ma a quanti quotidianamente capita lo stesso? Alcuni magari più miti, forse loro davvero senza momenti non proprio presentabili della propria vita. Sono tutti santi, indistintamente? Ho dei dubbi..



No... nessuno è santo, te lo ripeto. A me Fabrizio ha insegnato tanto, talvolta anche attraverso le parole di Brassens o di Cohen che altrimenti non avrei mai conosciuto. Ed oltre avermi insegnato tanto mi ha procurato delle emozioni... è per questo che gli sono grato.
Non bisogna esser santi... basta essere uomini. [SM=x44461]




Questo senza voler togliere nulla all'artista, con limiti e pregi chiari, con parole ispirate e traduzioni di/da altri, con buone idee e tanti plagi - e canzoni comperate a pochi soldi da disgraziati, poi neppure citati nelle note di produzione.* Bene e male, come ciascuno di noi; forse più di ciascuno di noi. Ma uomo comunque e sempre, in mezzo a noi tutti: come credo proprio avrebbe voluto


si... è proprio ciò che sento.. ciò che avrebbe voluto.



* mi permetto di dirlo in piena coscienza e tranquillità, rispetto e stima.


ognuno secondo propria coscienza, mi auguro sempre serenità.

Avere idee proprie, esporle onestamente, non lede mai il rispetto o la stima reciproca. In genere tende ad esaltarla. [SM=x44477]



[Modificato da KuntaKinte77 26/01/2009 00:34]
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Kuginetta del Capo
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sopravvivenza ipercafona


26/01/2009 20:37

Ha già risposto Kunta da parte mia su alcune cose Zalmo....ma già tempo fa ti risposi,vero?

plagio 1 (sm.) 1 Appropriazione di un'opera altrui, per spacciarla come propria. • fu accusato di plagio dal vero autore del testo. 2 Il reato di sottomettere qualcuno al proprio potere.
Sinonimi: attribuzione, contraffazione, copiatura, dominio, imitazione, influsso, riproduzione, suggestione

che Fabrizio abbia tradotto tra le più belle parole di Cohen ,Brassens e Bob dylan non è mai stato un segreto,ANZI....come le basi che ha sempre amato RI-usare (non rubare,bada)come il Valzer campestre di Marinuzzi,meravigliosa melodia che una mocciosa come me ha conosciuto ascoltando Valzer x un amore. Ne potrei elencare altre,che ho letto nelle sue biografie,che ho sentito nelle sue interviste.

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Åßð¡¢å
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26/01/2009 21:17

Scusate Ku. & Ke. per la rapidità della risposta - spero di vedervi presto nella mia città per parlarne assieme.

Cmq in breve, solo su due punti:

- nel mondo greco è importante la provvisorietà del rapporto erastest-eroumenos. Questo non si ricorda pressochè mai

- ahimè invece il plagio è reale, nel senso tecnico e giuridico del termine. Se volete, potrete parlarne con un grosso editore romano con cui collaboro che, collezionista delle opere di FDA e coautore di un suo catalogo generale, vi potrà sollazzare su tale tema - su poveri disgraziati (e non dico Brassens o Cohen, talora menzionati nelle note del disco) defraudati dai propri diritti - oltre che su scopiazzature più o meno ammesse. Il problema è antico, fra Simonide e Pindaro ognuno ami chi voglia (ma i meriti si distinguano)

"Sapiente / è chi nasce sapendo / ma i dotti rapaci / simili a corvi dalle mille lingue / stridono confusamente contro la sacra aquila di Zeus"

[Modificato da Zalmoxis 26/01/2009 21:18]

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"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


(Anonimo del XIII sec.)

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