Dice Marcello Veneziani: "Il programma della Guzzanti aveva poco a che fare con la satira".
Esatto. Non era satira, era informazione.
E' proprio per questo che fa paura, perchè va a contrastare il padrone sul suo terreno. La satira, quella tollerata, anzi apprezzata, è quella dell'imitatore di Andreotti con la gobba e le orecchie a punta, quella del gabibbo, quella delle jene, quella delle denunce a maghi e chiromanti, quella il cui più alto obbiettivo è Vanna Marchi.
Dice la Sabina: "
Se c'è una legge che impone alla Coca Cola di non produrre più del 20% delle bibite, come si fa ad aggirarla? Basta considerare "bibita" qualsiasi cosa liquida, acqua di mare compresa, ed ecco che se anche il limite fosse l'1% sarebbe comunque infinitamente più alto del 20% iniziale"
Ma insomma, una spiegazione così chiara della famigerata legge Gasparri l'avevate mai sentita? Io no.
Mediaset sbraita e querela perchè gli è calato il titolo in borsa dopo la presentazione delle statistiche sugli introiti pubblicitari. Viene da chiedersi come mai non abbia sbraitato prima, visto che quelle statistiche sono da più di un anno in rete, sul sito
della Margherita.
Perchè certe cose, certe informazioni, certe notizie, vanno bene fino a che rimangono confinate su qualche sitarello in rete o sulle pagine interne di qualche giornale (pochi in verità, mica siamo al 53° posto nella classifica per l'informazione per caso...).
Anzi , il governo è pure contento perchè così può vantarsi di essere pluralista e democratico. L'ira del padrone si scatena quando l'informazione fuori dal coro irrompe su quel totem che è la televisione e va ad informare la casalinga di Voghera o di Forlimpopoli.