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Intrigo di Stato

Ultimo Aggiornamento: 02/06/2009 15:39
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Virginia Sanjust & Berlusconi
NOEMISMO
- NESSUNO MASS MEDIA PARLA DI UN LIBRO, "INTRIGO DI STATO", CHE RACCOGLIE L'AGGHIACCIANTE DOCUMENTAZIONE DEL CASO SILVIO-VIRGINA SANJUST
- L'ANNUNCIATRICE RAI CHE, SECONDO IL MARITO FEDERICO ARMATI, INTRECCIò UNA RELAZIONE CON IL PREMIER...


Interrogatorio di Virginia Sanjust Teulada del 26 ottobre 2006 - Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
- Tratto da "Intrigo di Stato" (Kaos Edizioni)


Sostituto procuratore:

«Allora, il giorno 26 ottobre, alle ore 10.30, è presente negli uffici della Procura della Repubblica, dinnanzi al sostituto procuratore d.ssa Olga Capasso e al sostituto procuratore d.ssa Perla Lori, la signora Sanjust di Teulada Virginia, già generalizzata in atti, la quale viene sentita come persona informata dei fatti.

Senta, signora, allora cominciamo... prima, magari, con questo procedimento a carico di Armati - e poi la senti tu...».

Teste Virginia Sanjust di Teulada: «Sì».

Sostituto procuratore: «Lei ha fatto questa denuncia e io l'ho già sentita, ha prodotto queste due registrazioni, una... sono del 21 marzo e l'altra è... a una settimana di distanza, del 28 marzo. Ora, quello che io ne ho ricavato è che nella prima ci sono tutti questi insulti nei confronti di Berlusconi, di Letta, che dovrebbero farlo riammettere ai Servizi, perché era stato mandato via un giorno prima mi pare, no?».

Teste Sanjust: «C'era Mori anche nel... [parola incomprensib.]».

Sostituto procuratore: «E c'era anche Mori che l'aveva mandato via dal Sisde».

Teste Sanjust: «Sì».

Sostituto procuratore: «Nella seconda, datata a distanza di una settimana, evidentemente c'erano stati dei colloqui fra di voi perché tutto il succo della conversazione è che lui insiste perché lei contatti qualcuno dell'entourage di Berlusconi grazie all'amicizia che ha con il presidente per farlo riammettere nei Servizi, poi le mette anche fretta dicendo: "Giovedì devo andare in Cassazione, tutto deve essere fatto entro giovedì". E lei dice: "Ho chiamato Marinella, è sempre occupato, la richiamo, eccetera" e poi...».

Teste Sanjust: «Le devo dire che io mentivo a lui, in quel caso...».

Sostituto procuratore: «Lei non aveva chiamato Marinella?».



Teste Sanjust: «Assolutamente no!».

Sostituto procuratore: «Non aveva lasciato... non aveva...».

Teste Sanjust: «No. L'ho detto a lui per... per cercare di... [incomprensib.] di mio figlio, ma non era vero, era un modo per farlo parlare e dimostrare il tipo di... [parola incomprensib.]... che lui ha con me, tutto là».

Sostituto procuratore: «Vabbè, quindi non era vero. Intanto questa Marinella chi è, la figlia di Berlusconi, è un... [parola incomprensib. ]?».

Teste Sanjust: «No, è Marinella Crista di Brambilla è... la segretaria personale che si occupa del... dell'allora presidente del Consiglio - quindi è la segretaria di... [parola incomprensib.]...».

Sostituto procuratore: «Ma è la segretaria personale di Berlusconi?».

Teste Sanjust: «Si conosce Marinella come...».

Sostituto procuratore: «Eh, quindi anche lei la conosceva?».

Teste Sanjust: «Sì, ma anzi, questo... [incomprensib.]... qui parte [incomprensib.]... Valentino Valentini, Marinella Brambilla e alcune, in poche parole... [incomprensib.]... le persone in riferimento, quelle che sono più delicate tendono a essere... [incomprensib.: ci sono problemi con l'audio, il soggetto parla a voce un po' bassa, velocemente e fuori microfono]...».


VIRGINIA SANJUST

Sostituto procuratore: «Guardi, dovrebbe parlare un po' più forte perché sta venendo male...».

Teste Sanjust: «Ho un po' d'influenza...».

Sostituto procuratore: «Comunque, Marinella forse di cognome è Brambilla... [trascriz. fonetica] forse m'ha detto, no?».

Teste Sanjust: «Sono quasi certa».

Sostituto procuratore: «E quasi certa? Era la segretaria di Berlusconi alla quale ci si rivolgeva per le cose più delicate, mi dica lei...».

Teste Sanjust: «Per le questioni più immediate. C'è da dire che anche chiamando la segreteria... faccio un esempio...».

Sostituto procuratore: «Certo».

Teste Sanjust: «... Deve parlare urgentemente, incontrerà Marinella, è la persona che sta in sala d'istruzione per valutare ciò che deve essere filtrato e ciò che non deve essere filtrato alla persona che viene comunque a...».

Sostituto procuratore: «Sì. Senta, ma io le devo fare una domanda precisa, perché mi sono letta questa registrazione, in pratica, suo marito le ha chiesto... le ha fatto qualche ricatto, cioè le ha chiesto: "Fai questo, altrimenti io mi vendico così e così"?».


VIRGINIA SANJUST

Teste Sanjust: «Questo è... [parola incomprensib.]... no, questo non lo posso dichiarare, perché questa è anche l'abilità che mio marito... il mio ex marito ha sempre avuto nel... per rendermi la vita un inferno. Lui non dice: "Io non ti faccio vedere tuo figlio, io ti rendo la vita un inferno", lo fa e basta, capisce? Quindi non ho avuto una minaccia esplicita, è semplicemente una vessazione, una violenza continua che di fatto rende... cioè, il ricatto è... come posso dire, il risultato è sempre la violenza, però non c'è mai stato un ricatto, mai no, però, cioè, come sente anche la sua versione... [incomprensib.]».

Sostituto procuratore: «E infatti... [parola incomprensib.]...».

Teste Sanjust: «Lui non dice: "Io in cambio ti do qualcosa", lui pretende e esige che tutto venga fatto a modo suo in cambio di niente. Capito? Addirittura, cioè non solo ti tratta così, ma non è che... [sovrapp. di voci]... ordina e non c'è neanche la ricompensa, è dovuto».

Sostituto procuratore: «Ma se è dovuto a un certo tipo di comportamento...».

Teste Sanjust: «Dipende da quello».

Sostituto procuratore: «.., per una forza di minaccia implicita che risulta dall'impostazione dei vostri rapporti...».

Teste Sanjust: «Sì».

Sostituto procuratore: «... C'è una sanzione se le cose non avvengono...?».



Federico Armati con la moglie Virginia Sanjust


Teste Sanjust: «Cioè, se c'è l'inferno diventa peggiore, magari chiamo a casa, mentre chiamo al telefono mio figlio, oppure o non mi ci fa parlare piuttosto che... i risultati si vedono; oppure se è contento e soddisfatto allora forse io posso far... [parola incomprensib.]... col bambino, altrimenti non mi sente neanche e il bambino magari non è... e me lo crea per questo.

Quindi è un ricatto sentitissimo da parte mia, però non posso dichiarare che lui abbia fatto... in passato le ha fatte, non credo che dagli atti risulti la minaccia esplicita».

Sostituto procuratore: «Lei sa se l'ha ricevuta o non l'ha ricevuta... [parola incomprensib.]...? E più importante della sua deposizione, che sarebbero oggi agli atti...».

Teste Sanjust: «Non ho capito qual è la...».

Sostituto procuratore: «Ci stiamo chiedendo... [parola incomprensib.]... perché non risulta dagli atti...» [...].

Sostituto procuratore: «Lavorativamente, la posizione di suo marito come si è definita?».

Teste Sanjust: «E stato... è stata richiesta, è stata... visto che avevo necessità della sua figura professionale al Cesis, pochi giorni... [incomprensib.]...».

Sostituto procuratore: «Vabbè, questo l'ha già detto nell'altra cosa, è stato ripreso e dopo una settimana che era stato mandato via. Lei, l'altra volta mi ha detto che fu Niccolò Ghedini a telefonarle, dicendo: "Ho saputo da qualcuno a ‘l'Unità' che"...».


Teste Sanjust: «Le ho detto questo?».

Sostituto procuratore: «Sì. Ha detto questo. Ha detto che lei non ne ha parlato...».

Teste Sanjust: «No. Ho ricevuto la telefonata...».

Sostituto procuratore: «Ha ricevuta la telefonata».

Teste Sanjust: «E avevo fatto la registrazione il 21 marzo. Era il 21 marzo o il 22, avevo la... [parola incomprensib.]...».

Sostituto procuratore: «[Il giudice dà lettura di un verbale] "... perché qualcuno, all'interno del quotidiano ‘l'Unità' aveva avvisato l'entourage...": questo, le dico, è poco credibile, che qualcuno all'interno dell'"Unità" si mette ad avvisare l'avvocato di...» .

Teste Sanjust: «Questo è quello che mi è stato detto, io non posso sapere se è la verità».

Sostituto procuratore: «Sì, sì, "perché qualcuno, all'interno del quotidiano ‘l'Unità', aveva avvisato l'entourage del presidente del Consiglio che Federico Armati si era vantato di essere in possesso di notizie esplosive sul presidente. Io risposi all'avvocato che, per motivi legati all'affidamento di mio figlio avevo provveduto a registrare la conversazione del 21 marzo...", ora non c'era quella del 28».

Teste Sanjust: «No».

Sostituto procuratore: «... "il giorno di questa telefonata con l'avvocato Ghedini non avevo ancora letto la denuncia di Federico Armati" perché lei dice, suo marito gliel'ha fatta solo sfogliare...».

Teste Sanjust: «... [parola incomprensib.]...».

Sostituto procuratore: «Lo conferma così... [parola incomprensib.]...?».

Teste Sanjust: «Assolutamente».

Sostituto procuratore: «Sì».

Teste Sanjust: «C'è un'imprecisione che le devo contestare, ho fatto un errore, nel senso che la telefonata è venuta dal... da Silvio Berlusconi non da Niccolò Ghedini».

Sostituto procuratore: «Ah, allora perché mi ha detto l'avvocato Ghedini?».

Teste Sanjust: «Per paura di... per paura. Questa è l'unica... [parola incomprensib.]...».

Sostituto procuratore: «Ma di che? Ma di che?».

Teste Sanjust: «Perché... perché non voglio più essere tacciata di quello che mi è... che... [parola incomprensib.]... quindi tutto quello che è là è vero».

Sostituto procuratore: «E stato Berlusconi che gli ha detto: "Ho saputo che ha detto..."?».

Teste Sanjust: «"Mi ha chiamato uno dall'‘Unità'...", tutto il resto è esattamente quello che m'è stato detto, solo che non è [venuto] da Ghedini ma dal presidente».

Sostituto procuratore: «Quindi non è stata un'iniziativa sua di telefonare al presidente... [parola incomprensib.]... Ghedini?».

Teste Sanjust: «No, no questo è tutto... assolutamente no».

Sostituto procuratore: «E stato...».

Teste Sanjust: «E venuto da loro, però, siccome è un... [parola incomprensib.]... legale, diciamo che è Niccolò Ghedini, poi tutto il resto [parola incomprensib.]... voglio dire, tant'è vero che è stata Nicoletta Ghedini a dirmi: "Continui a registrarlo, lo faccia parlare" inducendomi a registrare svariate conversazioni con lui... [parola incomprensib.]... alquanto faticosa e sgradevole anche quella, d'altra parte».

Sostituto procuratore: «Diciamo la moglie di...».

Teste Sanjust: «E la sorella di Niccolò Ghedini, si chiama Nicoletta».

Sostituto procuratore: «Nicoletta».

Teste Sanjust: «Sì».

Sostituto procuratore: «[Il giudice redige il verbale]... "è stato Silvio Berlusconi in persona"...».

Teste Sanjust: «Con tono molto preoccupato, eccessivamente preoccupato».

Sostituto procuratore: «A quando risale la telefonata?».

Teste Sanjust: «Questo è del... no...».

Sostituto procuratore: «Maggio 2006?».

Teste Sanjust: «No, deve essere necessariamente... io, la registrazione è del 21, quindi o il 21 sera... perché la... o il 22».

Sostituto procuratore: «E sì, perché lei qui ce l'ha detto, [?] ha detto a Berlusconi che aveva fatto questa...».

Teste Sanjust: «E poi... [?] la mattina dopo, quindi o mi ha chiamato il 22 e io gliel'ho fatto avere il 23 o mi ha chiamato il 21... [?] 22. Forse il 23 perché il tempo di metterla sul Cd, con le mie incompetenti tecniche sono stata due giorni...».

Sostituto procuratore: «Va bene. Io, per me ho finito. Ha altre domande?».

Sostituto procuratore: «No, neanche per me no».

Sostituto procuratore: «Possiamo chiudere?».

Teste Sanjust: «E io vi ringrazio».

Sostituto procuratore: «Allora, diamo atto che alle ore 11.46 si pone termine a escussione della Sanjust di Teulada Virginia».




[27-05-2009]



Per la cronaca:


Denunce, intrighi, servizi segreti...
Il 26 gennaio 2008 l'ex agente del Sisde Federico Armati presenta una denuncia a carico dell'on. Silvio Berlusconi. Nella denuncia (con ricca documentazione allegata) l'Armati sostiene che sua moglie, l'annunciatrice della Rai-tv Virginia Sanjust di Teulada, nel 2003 intrecciò una relazione sentimentale con l'allora presidente del Consiglio Berlusconi, ottenendone in cambio gioielli, un fiume di denaro, un appartamento, un contratto di lavoro con la presidenza del Consiglio, e un nuovo programma Rai. Nella denuncia l'Armati scrive che, grazie alla relazione della Sanjust col presidente Berlusconi, lui stesso ottenne una promozione di carriera nel Servizio; ma qualche tempo dopo, in seguito a contrasti con la moglie per l'affidamento del loro figlioletto, l'Armati sarebbe stato declassato e allontanato dal Sisde, e solo dopo aver minacciato uno scandalo pubblico sarebbe stato riassunto al Cesis. Il 13 febbraio 2008 la Procura della Repubblica di Roma trasmette la denuncia dell'Armati al Tribunale dei ministri "con richiesta di archiviazione". Il 26 gennaio 2009 il Tribunale dei ministri "dichiara il non doversi promuovere l'azione penale nei confronti di Berlusconi Silvio, presidente del Consiglio". Tutto viene archiviato, senza che il denunciante venga accusato di calunnia. Qui è raccolta la documentazione di un intrigo di Stato (riguarda la presidenza del Consiglio, i vertici del Sisde e dell'Arma dei carabinieri, più il clan berlusconiano), che racconta uno scandalo nascosto dai mass-media.




www.kaosedizioni.com/sch_Intrigo-di-Stato.htm

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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VIRGINIA SAINTJUST Al settimanale «OGGI»
«Silvio Berlusconi mi diceva:
"potrei essere tuo nonno"»
L'ex annunciatrice della Rai:
«È stato gentile, senza mai andare oltre»


NOTIZIE CORRELATE:

«Veronica ha un compagno». Ma il bodyguard: invenzioni
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«Nessun flirt tra mia nipote e il premier E il suo ex marito ne spara troppe»
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(11 luglio 2008)


Lo 007: «Virginia la mia carnefice. Le stranezze dei fiori e della casa»
(8 luglio 2008)


Virginia Saintjust sulla copertina del settimanale «Oggi»

«Provo compassione per Noemi. Ma non in senso negativo, perché non è pena. Nel senso che in lei rivedo un po’ di me e di ciò che mi è successo in passato».


Per la prima volta, Virginia Sanjust, 32 anni, ex annunciatrice della Rai, rivela al settimanale Oggi, da martedì in edicola, il rapporto di «profonda affinità elettiva» che l’ha legata all’allora e attuale presidente del Consiglio nel 2003. Era stata proprio lei ad annunciare un discorso del premier a reti unificate. Lui era rimasto colpito al punto da mandarle un mazzo di fiori con un bigliettino: «Un debutto a reti unificate: evviva e complimenti!». Lei aveva telefonato per ringraziare e da lì la loro «affinità elettiva» era proseguita.

Lui l’aveva anche invitata a colazione a Palazzo Chigi.
«È vero», ammette.
Come ammette incontri, telefonate, regali:

«Diamanti? Sì, è vero, ma non mi è rimasto niente. Ho donato qualsiasi cosa ad alcuni miei fratelli più poveri di me… Mi ha anche insegnato molto, ma il nostro è rimasto, tutto sommato, un rapporto superficiale. Niente di significativo, diciamo così». Di Berlusconi dice: «Lui ora è in grande difficoltà. È circondato da persone che dimostrano una falsa riverenza verso il potere. Attorno a lui c’è un ambiente troppo ruffiano. Lui, invece, ha un grande cuore, un equilibrio fuori dal comune e sa essere molto paterno come era stato con me. Quando mi telefonava mi raccontava tutto quello che stava facendo, mi chiedeva se avevo bisogno di qualcosa, era molto gentile. Ma senza mai andare oltre. “Potrei essere tuo nonno” mi diceva. Io sono sicura di averlo aiutato, anche se l’impatto con il suo mondo poi mi ha fatto male. Lui è vittima della sua troppa intelligenza, vorrebbe farcela e lotta con tutto se stesso per riuscirci. Ma ha sempre ricevuto troppi attacchi, anche dalla medicina che lo convince della necessità di curare all’estremo la sua immagine. È circondato da persone peggiori di lui, questo è il problema. E non ha il tempo nemmeno di rendersene conto».

Aggiunge: «Io invito il presidente a ritrovare se stesso e la fede. Perché proprio una delle prime cose che mi disse era questa. “Sai Virginia”, mi confidò da subito, “io ho un po’ perso la fede”. Per forza, sei attorniato da un mare di vampiri che vogliono sempre qualcosa in cambio o vogliono solo i tuoi soldi! Ci credo che te ne allontani. Forse dovrebbe ammettere di aver sbagliato, di essersi fatto travolgere dal potere dei soldi. Ma alla sua età, dopo una vita, è molto più difficile».

E conclude: «Io mi sento vecchia, anzitempo. Adesso non penso che alla mia anima. Ho già dato per ciò che riguarda il carnale. Ho vissuto il sesso e per me è ormai è passato, è solo un ricordo. Il mio corpo adesso è un oracolo, un altare sacro. È molto più importante l’amore platonico, come quello che avevo per Berlusconi. Posso fare una provocazione? Berlusconi è l’uomo più impotente del mondo… Perché il potere che ha il presidente è un falso potere se non accompagnato dalla fede. Quello spirituale, divino, è il potere vero».

Virginia Saintjust è nota alle cronache perché nel gennaio 2008
il suo ex marito Federico Armati accusò il premier di abuso d’ufficio e mobbing
per essersi adoperato su richiesta dell’ex moglie a peggiorargli la vita lavorativa di agente del Sisde.

Il Tribunale dei ministri, nell’archiviare la posizione di Berlusconi, scrisse tuttavia che la Saintjust all’epoca dei fatti «aveva indubbiamente stretto una relazione personale con il presidente del Consiglio dei Ministri». Virginia Saintjust si è allontanata dal mondo dello spettacolo e della tv, in cui era entrata, dice, «per mantenere mio figlio». «Di quel mondo non voglio più saperne. Un mondo fatto troppo spesso solo di immagine e di superficialità. Io l’ho sempre saputo, solo che pensavo di poter sopravvivere. Hanno costruito un mondo di cattiverie sopra il nulla. E mi è costato la salute, perché ancora non mi sono ripresa del tutto dal crollo psicologico avuto. Mi è costato soprattutto l’allontanamento da mio figlio, che è stato affidato a mio marito, Federico Armati. Per fortuna adesso i rapporti sono buoni, ma sono stata davvero male e mi hanno anche presa per pazza, rinchiudendomi in ospedali psichiatrici, costringendomi a prendere farmaci. È stata una vera a propria violenza. Non so cosa mi abbia aiutato a sopravvivere, forse solo la preghiera».


01 giugno 2009
Fonte: Corriere della Sera
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