CELESTE AIDA
– L’INTERROGATORIO PING PONG DI WOODCOCK PER STRAPPARE DALLE LABBRA DELLA YESPICA IL NOME DI “QUEL “POLITICO
- QUELLA STANZA SEMPRE PRENOTATA ALL’HOTEL DE RUSSIE
- “IO DISPONIBILE PER 5MILA EURO? NESSUNA PROVA”…
1 - QUELLA STANZA DI AIDA ALL’HOTEL DE RUSSIE
Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera
Woodcock: Senta, le è mai capitato che
Fabrizio Corona o qualcun altro... le ha mai proposto, oltre ai servizi fotografici e alle cose di cui si occupa, di passare una o più serate con imprenditori, banchieri, politici, giornalisti?
Yespica: No, non me lo ha chiesto mai.
W: Però lei aveva una stanza all'hotel «De Russie».
Y: Sì.
W: Da chi era stata prenotata?
Y: E che ne so io, scusi. Io non lo so. Allora, io della mia vita privata, nel senso io se vado a letto con qualcuno non lo devo dire, sono fatti miei, scusi, no? Io non le vado a dire con chi sono andata a letto o con chi non vado. Non è che nessuno mi obbliga ad andare a letto con qualcuno o di fare...
W: Né Corona?
Y: Figurati se io vado a lavorare con Corona, già litigo perché mi fa pubblicare due copertine di «Playboy» senza la mia autorizzazione. Sa, sto mettendo un avvocato.
2 - AIDA YESPICA: FEDE E I POLITICI? “LI CONOSCO APPENA”
Guido Ruotolo per “La Stampa”
Sono le 15,51 di martedì 21 novembre 2006
quando negli uffici del Servizio centrale operativo della Polizia fa la sua comparsa Aida Yespica. La convocazione è del pm, dott. Henry John Woodcock, che intende ascoltarla nell’ambito dell’inchiesta su «Vallettopoli». Non sarà un incontro felice, quello tra il magistrato - assistito da altri cinque investigatori - e la star. Nel senso che la ragazza commetterà l’errore di ostentare troppa disinvoltura, tradendo una conoscenza dell’indagine che non avrebbe dovuto avere e provocando nel pm la tentazione di tenderle più d’una trappola. Ne uscirà un duello tutto giocato sull’inespresso, sull’ironia e sulle «certezze», platealmente respinte dalla bella Aida, che il pubblico ministero non saprà farle confessare.
Esordisce male, la Yespica, anticipando di conoscere l’argomento di cui le sarà chiesto conto.
Woodcock parte all’attacco: «Chi l’ha avvisata?». «Nessuno. No, mi hanno detto, un amico mi ha detto che era per questa cosa, per Corona, però non lo so su cosa si tratta». Il batti e ribatti va avanti per un bel po’, fino a quando il magistrato le fa capire chiaramente che le domande partono da fatti già conosciuti agli investigatori. Si capisce che gli investigatori sanno tutto di quello che ha fatto e non ha fatto e che cercano di ottenere nuovi spunti di indagine. «Senta, lei Emilio Fede lo conosce?». Aida: «Emilio Fede sì, è quello di Canale 5, sì, no, Rete 4. L’ho visto una volta, due volte a casa di Lele Mora a cena, lui c’era e basta». E’ evidente l’attenzione di Yespica a non farsi scappare altro. Il pm annusa la preda e ci prova: «L’ha mai invitata ad uscire?». «No, mai».
(Lele Mora con le sue protette: Francesca Lodo e Aida Yespica - Foto da Lapresse)
La risposta non può evitare il seguito:
«Né Emilio Fede, voglio dire, né qualcun altro, appunto qualche politico legato a Emilio Fede?».
Yespica è un muro:
«No, no».
La risposta è sempre uguale, anche quando le domande si fanno più insinuanti:
«Non adesso, anche in passato», è la richiesta del pm. Ma la ragazza non demorde:
«Io non sono mai uscita con Emilio Fede».
E Woodcock: «Né, diciamo, tramite Mora nessun uomo politico noto le ha chiesto un appuntamento?».
«No», è la risposta accompagnata da un sorriso. «Perché ride?» chiede il magistrato. E la Yespica dà la «colpa» all’espressione comica di uno degli investigatori presenti. E’ un ping-pong continuo, fino alla fine: «No, ma quale politico, no. Se vado con un politico penso che ci faranno sempre sicuramente le foto, no?». E il pm, malizioso: «Non è detto, dipende». Quindi chiude l’interrogatorio e raccomanda alla teste la massima segretezza.
3 - AIDA YESPICA: “IO DISPONIBILE PER 5MILA EURO? NESSUNA PROVA”…
Paolo Berizzi per “la Repubblica”
«Ho scoperto che per portarmi a letto basta pagare 5 mila euro...», sorride. Più che divertita, però, Aida Yespica sembra seccata.
25 anni, bellezza mozzafiato, la soubrette venezuelana è sotto contratto con la Lm Management, l´agenzia di Lele Mora.
Arrabbiata?
«Molto. Non fa piacere leggere certe cose. Per una donna, poi...»
Capisco, ma sono intercettazioni telefoniche.
Fabrizio Corona, più volte e a persone diverse, lascia intendere che lei si prostituisce per 5mila euro.
«Corona può dire quello che vuole a chi vuole, ma non ci sono prove di quello che dice».
Vuole dire che non vi è conferma che qualcuno abbia pagato per venire a letto con lei?
«Non esistono telefonate in cui Corona o altri mi chiedono, come hanno fatto con altre, se sono disponibile per certe cose, o mi mettono in contatto con non so chi».
Sta di fatto che lei non ne esce benissimo.
«La mia immagine è stata danneggiata. Ora vedrò che fare».
Querelerà Corona?
«Adesso è in carcere, ma lo querelo, certo che lo querelo».
Quali erano i vostri rapporti?
«Qualche servizio fotografico, qualche copertina. Tutto qua».
E con Lele Mora?
«È il mio agente. Lo stimo e gli voglio bene».
Mora o Corona le hanno mai chiesto di essere compiacente con qualcuno?
«Mai. Partecipo a tanti eventi. Ma è solo immagine, tutto finisce lì».
Nei brogliacci c´è una donna che chiama Corona da Barcellona e gli dice che un imprenditore milionario vorrebbe stare con Aida Yespica. Corona risponde: sì, sì può fare.
«Dove sono i colloqui tra me e Corona o tra me e questo signore? Non ci sono».
La cocaina?
«Sono contraria. E comunque se anche fosse, non glielo direi».
Vallettopoli racconta un mondo fatto di corruzione, ricatti, droga e prostituzione.
«Sì, è un mondo un po´ schifoso».
Ne fa parte anche lei.
«Lavoro nello spettacolo».
Che cosa pensa del pm John Woodcock.
«Ehmmm... È una persona gentile e carina, che fa il suo lavoro».
Dagospia 15 Marzo 2007
[Modificato da texdionis 22/05/2011 20:32]
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.