Sanremo 74esima edizione

Ultimo Aggiornamento: 11/02/2024 18:45
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25/01/2024 06:20

"Dopo 20 anni torniamo al Festival.

All'epoca fu un po' traumatico essere eliminati tra i Giovani, ma quello è stato una tappa fondamentale e determinante per la nostra carriera.

E ora siamo di nuovo in gara, senza pregiudizi". I negramaro nel 2005 parteciparono a Sanremo tra le Nuove Proposte ("anche se abbiamo perso, dopo abbiamo stravinto"), da allora sono saliti sul palco dell'Ariston altre due volte (nel 2018 e nel 2021) come ospiti, ma mai più in gara: quest'anno è la loro prima volta da Big con il brano Ricominciamo tutto. Non nascondono che l'esperienza del 2005 - che fu fortemente voluta dalla band con Mentre tutto scorre, brano già promesso a Mina, e aprì loro poi le porte del mainstream - fu un po' traumatica, "non capivamo se fosse più una delusione o un sogno".

Ci hanno messo due decenni per smaltire la sbornia e superare il pregiudizio ("oggi il festival conta molto nel mondo, è la nostra settimana degli Oscar"), ma sono tornati con un brano che è una dichiarazione d'intenti. "Vogliamo ricominciare tutto, ma è un invito che non parte da una crisi. Piuttosto è un atto di speranza e una sorta di imperativo, anche dopo il periodo covid che abbiamo vissuto - spiega Giuliano Sangiorgi -: per stare bene bisogna riconoscere nell'altro la persona pura, ripulita da qualunque pregiudizio. E bisogna farlo cominciando da sé. Come dicevano i greci 'conosci te stesso' e io aggiungo 'conosci te stesso più volte' o riprendendo Neruda: è importante rinascere ogni giorno". All'annuncio della sua partecipazione, la band salentina è stata accolta da un entusiasmo generalizzato. "Ci ha fatto piacere, vuol dire che dopo 20 anni non abbiamo ancora creato assuefazione", scherzano i sei artisti (Giuliano, Andro, Lele, Ermanno, Danilo e Pupillo) che alla vittoria pensano poco. "Noi abbiamo fatto il nostro, e questa partecipazione è una parte del nostro percorso che è stato e sarà. La vittoria sarà fare bene quello che possiamo fare bene. Sarebbe invece bello che vincesse un giovane, e che questo sia il trampolino di lancio per i suoi prossimi 20 anni di musica. Oggi c'è molta più attenzione verso le nuove generazioni di artisti di quando abbiamo iniziato noi. Se questo è successo credo che in parte sia anche merito nostro e di tutti gli altri che si sono impegnati come noi". Con un appello: "permettete ai ragazzi di sbagliare di più, non vi aspettate subito i numeri di Elodie o di Madame a 16 anni, altrimenti l'underground muore. Solo attraverso l'errore si scopre la personalità. Un esempio? Blanco che l'anno scorso non riuscì a gestire l'imprevisto sul palco". "In una società che basa tutto su pollice verso e pollice in su, non riesco - afferma ancora Sangiorgi - a riconoscermi nello squadrismo di pensiero".

Per descrivere il brano sanremese, una ballad rock che lo stesso frontman firma e sarà diretta da Davide Rossi (il musicista e produttore italiano più volte vincitore ai Grammy Awards che tra gli altri ha collaborato con Coldplay, Ed Sheeran, U2, Depeche Mode, Kanye West), Sangiorgi si affida al cinema: "questo pezzo lo definirei 'interstellar', un po' avanti e un po' indietro nel tempo. È la sintesi di tutte le nostre influenze, dagli U2 a David Bowie, passando per Lucio Dalle e Lucio Battisti". Una cosa, però, del passato manca a Sangiorgi: "20 anni fa dopo aver cantato telefonai a mio padre, oggi lui non c'è più e mi mancherà non poterlo chiamare. E una cosa non mi perdono: non provare più dolore per la scomparsa. Una volta che hai attraversato la sofferenza per una persona cara che se ne va, non senti più niente. E questo non me lo perdono". Dopo Sanremo, i negramaro sono attesi dal 15 giugno negli stadi di Napoli, Udine, Milano, Messina e Bari. "E abbiamo invitato Jovanotti, che siamo andati a trovare qualche giorno fa in ospedale, a venire quando vuole a fare un warm up, in vista di quando potrà tornare anche lui sul palco. I nostri stadi sono i suoi".

In lavorazione anche un disco "che chiuderemo dopo il festival, senza fretta, con la consapevolezza di ciò che stiamo facendo".
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26/01/2024 05:43

Dici Fiorella Mannoia e pensi all'interprete per eccellenza della musica italiana, ma anche all'impegno sociale e alla lotta per i diritti delle donne.

E non poteva che andare in questa direzione anche la sua sesta partecipazione al festival di Sanremo, con il brano Mariposa, scritto insieme al marito Carlo Di Francesco (che firma anche le musiche con Federica Abbate e Mattia Cerri) e a Cheope.

"È un manifesto, che sottolinea l'orgoglio di essere donna, ma senza vittimismo. È un inno al femminile che racconta quello che siamo state, che siamo e che saremo", racconta la cantante romana che quest'anno festeggia cifra tonda e ad aprile spegne 70 candeline, "ma a ritirarmi non ci penso proprio".

Anzi, in programma ci sarà una grande festa live con amici e colleghi.

L'emozione di salire sul palco dell'Ariston, nonostante l'esperienza, nonostante le tante partecipazioni, spiega che è sempre la stessa. "Un palco stregato, croce e delizia di noi artisti. È l'esame più importante, e hai sempre qualcosa da perdere: ogni volta è un rimettersi in gioco e la responsabilità la senti". Soprattutto quando porti sul palco messaggi importanti, come quello contro la violenza di genere che fa capolino in Mariposa, con il verso che cita Una nessuna centomila, l'evento e la Fondazione - di cui Mannoia è presidente - per la raccolta di fondi per i centri antiviolenza.

"Il riferimento ai concerti del 4 e 5 maggio a Verona non poteva mancare: è un impegno che ormai fa parte della mia vita".

Un impegno che si inserisce in quello che da più parti viene già definito il Sanremo delle donne. "Siamo tante e c'è una buona probabilità, a prescindere da me, che si possa avere un podio declinato al femminile. Anche se non credo che in passato ci siano stati dei pregiudizi nei confronti delle artiste al festival: numericamente eravamo meno, oggi siamo tantissime".

A 36 anni da Quello che le donne non dicono, Mariposa può essere considerata "una sorta di evoluzione. Lì cantavo 'ti diremo ancora un altro sì', oggi nei miei concerti sostituisco quel sì, con forse. Perché gli uomini devono imparare che un no detto da una donna è un no. È un cambio culturale e di mentalità che dobbiamo fare tutti insieme".
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26/01/2024 19:10

Dagli omaggi a Pino Mango, Luigi Tenco ed Ennio Morricone, all'arrivo di ospiti come Gianna Nannini, Riccardo Cocciante, Roberto Vecchioni: Amadeus ufficializza a Viva Rai2! i duetti e le cover al centro della serata di venerdì 9 febbraio al Festival di Sanremo.

Alessandra Amoroso con i Boomdabash con un medley; Alfa con Roberto Vecchioni con Sogna, ragazzo, sogna di Vecchioni; Angelina Mango con il quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma con La rondine di Pino Mango; Annalisa con La Rappresentante di Lista e il Coro Artemia con Sweet Dreams degli Eurythmics; BigMama con Gaia, La Niña e Sissi, in Lady Marmalade; i Bnkr44 con Pino D'Angiò con Quale Idea; Clara con Ivana Spagna e il coro delle voci bianche del Teatro Regio di Torino con Il cerchio della vita; Dargen D'Amico con la BabelNova Orchestra in un grande omaggio a Ennio Morricone; Diodato con Jack Savoretti con Amore che vieni, amore che vai di Fabrizio De André; Emma con Bresh in un medley di Tiziano Ferro; Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani con Che sia benedetta e Occidentali's Karma; Fred De Palma con gli Eiffel 65 in un medley degli Eiffel 65; Gazzelle con Fulminacci in Notte prima degli esami di Antonello Venditti; Geolier con Guè, Luchè e Gigi D'Alessio in Strade, un medley di canzoni; Ghali con il noto produttore tunisino Rat Chopper in un medley intitolato Italiano Vero; Il Tre con Fabrizio Moro in un medley di successi di Moro; Il Volo con Stef Burns in Who Wants to Live Forever dei Queen; Irama con Riccardo Cocciante in Quando finisce un amore; i La Sad con Donatella Rettore in Lamette; Loredana Bertè con Venerus in Ragazzo mio di Luigi Tenco; Mahmood con i Tenores di Bitti in Come è profondo il mare di Lucio Dalla; Maninni con Ermal Meta in Non mi avete fatto niente; Mr.Rain con i Gemelli Diversi in Mary; Negramaro con Malika Ayane in Canzone del sole di Battisti; Renga e Nek in un medley delle loro canzoni; i Ricchi e Poveri con Paola e Chiara con Sarà perché ti amo e Mamma Maria; Rose Villain con Gianna Nannini in un medley; Sangiovanni con Aitana in un medley di Farfalle e Mariposas; i Santi Francesi con Skin in Hallelujah; The Kolors con Umberto Tozzi in un medley dei più grandi successi di Tozzi.
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29/01/2024 05:19

Una canzone in cui le emozioni devono esplodere, per questo vicina anche allo spirito di Riccardo Cocciante che lo accompagnerà sul palco dell'Ariston nella serata dei duetti del 9 febbraio.

Irama parla così di Tu no, il brano con cui parteciperà al 74mo Festival di Sanremo (Warner Music Italy), un brano denso e viscerale in un climax emotivo dove pianoforte, Orchestra e voce diventano un tutt'uno.


''L'idea di Riccardo è nata anche dalla stessa Tu no, dal pezzo e da quello che raccontavo. Con lui faremo insieme Quando finisce un amore, pubblicato esattamente cinquant'anni fa, nel 1974.

È un onore poter cantare con Cocciante, non è per nulla scontato, sarà bellissimo e anche difficile, una vera sfida. E' un momento che mi rimarrà per sempre. Faremo una canzone che è un'altalena di emozioni che condivideremo''. Un duetto che sarà idealmente legato al brano in gara.

''Non ho avuto esitazioni. Tu no, è stata un'unica scelta. Per presentarmi a Sanremo porto sempre una canzone a cui tengo.
Questa è stata la prima canzone che ho fatto nell'anno e mantiene molto il filo rosso del disco che ha anche un'anima soul. Poi l'ho fatta sentire ad Amadeus ed era entusiasta''.

"Tu no", firmata da Irama con la collaborazione dei musicisti Giulio Nenna, Giuseppe Colonnelli, Francesco Monti, Emanuele Mattozzi e prodotta da Giulio Nenna, anticipa il nuovo album di prossima uscita che sarà poi seguito da un evento e una serie di live nei palazzetti, anticipa.
''Per me comunque ogni disco è un inizio, una nuova sfida, alzare l'asticella raccontando i miei lati intimi ma anche sviluppare il tuo mestiere''. In questo caso, Filippo Maria Fanti, in arte Irama, nato a Carrara il 20 dicembre 1995, lo fa interpretando ''un brano diretto, che è sputare in faccia la verità, parla della mancanza e dell'assenza. E' vero arrivo con un'altra ballad a Sanremo ma musicalmente ha un flusso diverso, e in questo disco in generale è cercare di mantenere organicità del suono, lavorando di più con i musicisti che è l'indirizzo che sto prendendo. Dovrò gridare? A volte l'emotività è anche mettere con il graffio, come fa lo stesso Cocciante. Lui è un maestro dell'emotività''. Una canzone personale che però non vuole dire a chi è dedicata : ''Non mi piace personalizzare troppo perché ognuno deve pensare che parli di se che è la magia della musica ed è il lavoro un po' in generale della scrittura''. Ogni anno spiega invece ''Sanremo è diverso. Quello che mi interessa di più quest'anno è la canzone. Anche il mondo della moda che mi ha sempre appassionato quest'anno meno, sono più concentrato sulla canzone. Sto guardando poco tutto il contorno sono concentrato sulla canzone''. La vicinanza ai musicisti e l'ispirazione internazionale sembrano le cose che in questo momento lo colpiscono di più. ''Il disco non è nato in America ma io faccio molto avanti e indietro. Però per me la Puglia è un po' l'ombelico del mondo per la scrittura. Milano è grigia, io credo molto nelle energie e mi piace l'idea che nei luoghi in cui l'uomo ha fatto la storia io senta le energie. Se mi siedo su un prato in Puglia e se mi siedo su una panchina a Milano non è la stessa cosa. Mio nonno sentiva la pioggia nelle ossa, noi abbiamo perso il contatto con la natura, quando sono in Puglia me ne riapproprio. Ora voglio farlo con un gruppo di musicisti''. Lui comunque sente di avere ancora molto da imparare: ''Ho ancora le maniche rimboccate. Spero di continuare sempre a cambiare''. E per farlo è disposto anche a 'rubare': ''andare dai musicisti del mondo e rubare, è Mozart che rubava da quelli che c'erano prima per creare qualcosa di inedito e di nuovo''. Però sul piano personale di lui racconta poco: ''Io non sono molto ordinato, nel cibo nel ritmo del sonno, scrivo di notte. Cerco di farlo sempre di più ma è difficile avere degli orari fissi. Se continuo a vivere così tra 20 anni sarò fuso ma non ho mai una routine''.
Non dimentica però da dove tutto è iniziato, come Amici ad esempio: '' Maria? (de Filippi, ndr) si l'ho sentita, ogni tanto ci sentiamo le faccio sentire quello che sto facendo, è una persona molto schietta e sincera. Le ho mandato la canzone le è piaciuta molto. Ci scambiamo messaggi come due persone che si rispettano e si vogliono bene''. Oggi Irama è uno degli artisti di maggior successo nell'attuale panorama musicale italiano e, con le sue hit, ha già collezionato 47 dischi di platino, 4 dischi d'oro con quasi due miliardi di streaming e oltre 900 milioni views per i suoi video
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01/02/2024 05:26

Quattro anni dopo Fai Rumore, che centrò la vittoria al festival per diventare poco dopo l'inno dai balconi degli italiani in lockdown, Diodato torna in gara a Sanremo per la quarta volta con Ti Muovi.

"Un po' di responsabilità per un brano che è diventato importante per tante persone la sento - racconta il cantautore tarantino -.

Mi auguro che anche Ti Muovi venga accolta nello stesso modo, ma tra i due pezzi non c'è nessun confronto. Fai Rumore c'è, è una canzone mia, non mi ci devo confrontare".

Il brano che porta in gara quest'anno, spiega, "è parte di un percorso, lo vivo come un punto necessario del mio processo di crescita".

Un processo iniziato dieci anni fa, quando salì per la prima volta sul palco dell'Ariston, tra le Nuove Proposte. "Da allora penso di essere cresciuto tanto, soprattutto umanamente. Credo che la musica sia un procedimento di conoscenza, di approfondimento personale. Ora spero di affrontare il festival con meno ansia e più tranquillità e senza quella faccia strana che a riguardarla oggi mi fa sorridere".

Ti Muovi, scritta e composta dallo stesso Diodato, che ne firma anche la produzione artistica con Tommaso Colliva, è una ballad - una delle poche di questa edizione - che esplora le emozioni dell'animo umano, andando a indagare il percorso alla ricerca di sé. "La partecipazione al festival è partita proprio dalla realizzazione di questa canzone che merita di essere su quel palco - spiega ancora Diodato, che vorrebbe presentare ed essere presentato dagli amici, negramaro o Mahmood su tutti -.

Come sempre parto dalle cose che mi succedono e che cerco di raccontare in musica: dentro di me stavano riemergendo emozioni che meritavano di essere affrontate. Ti Muovi appartiene a quello che sono in questo momento della mia vita e racconta più di altri brani una mia visione della musica, del modo di fare musica, e anche la volontà personale di aprirsi, vibrare e liberarsi di più. Di sentirsi vivi. Insomma, in questo momento mi accetto di più".

Per la serata delle cover ha scelto di cimentarsi con Fabrizio De André, Amore che vieni, amore che vai, con il supporto di Jack Savoretti. Un brano che già appartiene al repertorio dell'artista. "Ho voluto tornare su questa canzone, un po' per celebrare il mio viaggio nella musica, iniziato con quella canzone che in una mia interpretazione fu scelta da Daniele Luchetti per la colonna sonora del film Anni Felici (del 2013, ndr). De André mi ha insegnato a scrivere, con le sue parole delicate e incisive allo stesso tempo". Quella canzone accese un riflettore sul giovane Diodato "e probabilmente fu quello a portarmi al festival di Sanremo di Fazio l'anno dopo".

Scaramantico o meno, Diodato dice di non pensare alla vittoria, "non sono per niente competitivo", perché "musica e arte non prevedono competizione. L'unica gara possibile è quella con te stesso, con quello che vuoi raccontare e con il riuscire a farlo. Ogni forma d'arte è una testimonianza, che noi proviamo a lasciare, di un vissuto".

Da amante del tennis, avere all'Ariston Jannik Sinner, invitato ufficialmente da Amadeus, sarebbe una bella conquista, "ma se non venisse, perché come ha detto deve allenarsi, io lo capirei e lo ammirerei ancora di più. Sinner è un bellissimo esempio per tanti giovani e non solo. È eleganza, determinazione, umiltà, credo che faccia bene non solo al tennis. Anche se non viene a Sanremo, siamo pronti a tifare per lui nei prossimi appuntamenti".
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01/02/2024 18:16

John Travolta sarà ospite del festival di Sanremo nella serata di mercoledì 7 febbraio.

L'annuncio di Amadeus con un video al Tg1 delle 13.30: "Sarà con noi un attore che ha fatto ballare intere generazioni".
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02/02/2024 19:18

Sanremo intercetta sempre più i gusti dei giovani, fotografa le tendenze che dominano le classifiche e si conferma come importante driver di crescita per il mercato discografico.

È l'analisi della Fimi, la Federazione dell'industria musicale, alla vigilia della partenza della 74/a edizione (6-10 febbraio).

L'effetto streaming scaturito dal riavvicinamento del Festival al mercato discografico di questi ultimi anni - sottolinea la Fimi - è un valore centrale su cui si sono focalizzati gli sforzi delle case discografiche, i cui investimenti sui brani e sugli artisti in gara genera un indotto in favore di diversi segmenti economici legati al Festival, dalla stessa tv all'hospitality, passando per la musica live, il mondo editoriale e autoriale e l'ecosistema dei media.

Notevole il ricambio generazionale che ha accompagnato la musica italiana negli ultimi anni: tra il 2019 e il 2023 la media dell'età degli artisti in top ten è infatti scesa del 18%, passando da una media di oltre 36 anni a una di 29.9 nel 2023.

Un ricambio generazionale fotografato dai cast delle ultime edizioni sanremesi, sempre più in linea con le classifiche ufficiali di vendita Fimi/GfK: per tre anni consecutivi, infatti, sono stati presenti gli artisti che hanno conquistato il primo posto per l'album più venduto nella classifica annuale - Rkomi (Taxi Driver, 2021), Lazza (Sirio, 2022) e Geolier (Il coraggio dei bambini, 2023).

D'altronde, il podio dei singoli più venduti del 2023 è interamente occupato dai brani in gara alla scorsa edizione del Festival.

E le scelte del cast 2024 confermano il trend di avvicinamento al mercato: questa è infatti l'edizione con il maggior numero di certificazioni platino ottenute dai partecipanti al Festival: 512 (+50% rispetto al 2023). In retrospettiva, i brani in gara alle 11 undici edizioni di Sanremo hanno conquistato 184 certificazioni platino e di queste ben 121 sono state assegnate alle canzoni che hanno partecipato al Festival sotto la direzione artistica di Amadeus.

Gli ascolti in streaming dei brani in gara all'ultimo festival hanno superato per la prima volta il miliardo di riproduzioni: +23% rispetto all'edizione 2022 e +198% rispetto a quella del 2020.
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03/02/2024 18:48

A scanso dell'aria goliardica, del look stravagante, delle battute non sense, dei ritmi danzerecci, e degli occhiali scuri che non abbandona mai, Dargen D'Amico è la quota "impegno sociale" al festival di Sanremo.

Un filo neanche troppo invisibile lega la sua partecipazione del 2022 con Dove si balla a quella di quest'anno con Onda Alta.

Lì cantava "incubi mediterranei, che brutta fine fermi al confine", stavolta "siamo più dei salvagenti sulla barca. Sta arrivando sta arrivando l'onda alta, Non ci resta che pregare finché passa". I migranti, ieri come oggi.

"Il nomadismo è un tema che mi appartiene - racconta l'artista 43enne alla vigilia della manifestazione canora -. Quello familiare, per me che ho genitori originari della Sicilia, e quello che coinvolge gli altri. Perché tutti facciamo fatica a capire quale sia casa nostra. Nel 2023 gli arrivi dei migranti hanno superato 150mila unità. L'emigrazione è parte imprescindibile dell'esistenza. Nessuno geneticamente è nato qui". Un tema che si sviluppa nell'intera settimana di Sanremo, con l'Edicola Dargen che ogni giorno alle 10 distribuirà un fumetto a puntate realizzato da Daniel Cuello e alle 18.30 ospiterà incontri con esperti del settore come Cecilia Strada (ResQ Onlus) o Alessandro Porro (soccorritore SOS Mediterranee), ma che ha un suo sviluppo anche all'interno dell'album Ciao America (Island Records), che esce il 2 febbraio sulle piattaforme a due anni di distanza a Nei sogni nessuno è monogamo e si compone di 13 tracce con le collaborazioni di Guè, Rkomi, Beatrice Quinta e Vincenzo Fasano, attingendo alla tradizione cantautorale italiana con una continua ricerca che passa attraverso i generi, dall'elettronica, al pop, alla musica classica. Un disco stratificato, che mette in luce le inquietudini che appartengono alla società contemporanea.

"Ciao America è un titolo cumulativo - spiega Dargen D'Amico -, quando stavo lavorando ai brani ho notato che c'era una tendenza nello scrivere a riferimenti ai legami familiari. Ai miei, quando da ragazzino, con una certa leggerezza giovanile, chiamavo momento Ciao America, l'occasione in cui si leggevano le lettere dei parenti emigrati. Ma è anche una sintesi di quello che faccio io: musica italiana che si approfitta di alcuni stilemi musicali degli Usa, senza che lo stilema prevalga. E, infine, mi sembrava riassuntivo di questo momento che il mondo sta vivendo, con il passaggio dello scettro (economico) dall'Occidente all'Oriente, e quindi Ciao America.Una fotografia di un tramonto che fissa anche il nostro Paese, ormai in balia dell'immobilismo da almeno 30-40 anni".

Dargen si divide tra scrittura e produzione, "ma mi diverto a produrre e non a scrivere. Eppure la produzione non mi chiarisce nulla, mentre la scrittura mi mette di fronte a risposte che non sempre cercavi, ti dà la possibilità di meditare. Scrivere è una sorta di igiene personale per buttare fuori cose. Anche da adolescente ti permette di risolvere senza sapere cosa".

Il tema del nomadismo, della migrazione, è alla base anche della scelta per la serata delle cover a Sanremo: insieme alla BabelNova Orchestra omaggerà la musica di Ennio Morricone (The Crisis), con i testi dei suoi brani Modigliani (storia di un italiano che emigra all'estero, e anche primo pezzo - scartato - che ha presentato a Sanremo, "sono sempre stato curioso di capire come funzionava la macchina") e Dove si balla. "È il tentativo di dare un altro punto di vista per raccontare con più profondità lo stesso tema". Perché Dargen non crede nei limiti, tantomeno in quelli fissati dal mercato musicale. "Se posso andare io a Sanremo, vuol dire che non esistono limiti. Anche se in fondo io sono quasi finito per caso a fare questo mestiere.
Ero convinto che avrei scritto per il cinema italiano, ma il cinema non era così convinto".
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03/02/2024 18:50

Sono i Negramaro - per il brano "Ricominciamo tutto" - i vincitori del "Premio Lunezia per Sanremo 2024", dedicato ai testi dei big in gara.

La band è stata scelta in una rosa di interpreti che comprendeva anche Fiorella Mannoia, Angelina Mango, Mr.Rain, BigMama, Loredana Bertè, Dargen D'Amico e i Santi Francesi.

"Non manca la qualità dei testi a Sanremo, ed è così da diversi anni. Nell'impegno di una sola scelta - dice Stefano De Martino, patron della rassegna battezzata 29 anni fa da Fernanda Pivano e Fabrizio De André - indichiamo l'opera dei Negramaro.Grazia e leggerezza in visita a luoghi interiori ed esteriori del sentimento amoroso, per chiedere di ricominciare, un dilemma nel quale tutti dovremmo ritrovare fede. Un testo dalla perfetta resa formale che troverà sicura alchimia con la musica e la voce del suo leader".

E Dario Salvatori, membro della Commissione del Premio Lunezia, aggiunge: "Il vero senso di una fine. La misura della perdita non si può colmare e le esperienze future non saranno mai nuove davvero. In fondo, questo testo può essere utilizzato come amuleto, gravido dei migliori auspici e carico di notti insonni. Impara l'arte e poi indaga".

Oltre al Patron Stefano De Martino, i componenti della Commissione del Premio sono Beppe Stanco, Loredana D'Anghera, Selene Pascasi, Dario Salvatori, Marina Pratici, Giuseppe Anastasi, Roberto Benvenuto, Mariella Nava, Riccardo Benini, Stefano Ferro, Lorenzo Varese, Fabio Gallo.

La 29° edizione del Premio Lunezia (Festival della Luna) si svolgerà su più date nel periodo estate/autunno 2024 in varie tappe nazionali.
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03/02/2024 18:51

"Desidero, prima della partenza della 74/a edizione del Festival di Sanremo 2924, ringraziare Amadeus, dopi aver citato in alcune interviste il valore dei colleghi della Rai.Senza la passione, l'impegno, la professionalità di Amadeus questa edizione, così come le precedenti, non sarebbe stata possibile.Lo accompagnerà, anche quest'anno, un genio della comunicazione come Fiorello. Sarà una edizione straordinaria e sono certo che riunirà davanti ai televisori ed i device milioni di italiani di qualunque età. Buon Sanremo a tutti".

È il post su Instagram l'Ad della Rai Roberto Sergio, alla vigilia del festival, al via martedì 6 febbraio. Le parole accompagnano uno scatto che ritrae il direttore artistico e l'Ad dell'azienda seduti accanto, sorridenti.
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04/02/2024 12:22

"Tornare al festival sessant'anni dopo? È bellissimo: sarà un momento di grande riconoscenza per l'affetto che il pubblico ha conservato per me lungo tutto questo tempo".

Era il 1964 quando Gigliola Cinquetti vinceva a Sanremo a soli 16 anni con Non ho l'età (per amarti), la canzone con cui poco dopo avrebbe trionfato all'Eurovision a Copenaghen, prima italiana ad aggiudicarsi la competizione e più giovane cantante in assoluto a salire sul podio.

Ora Amadeus l'ha voluta come ospite della serata finale del festival, sabato 10 febbraio, per riproporre un brano che oggi "evoca ricordi di un'epoca che non c'è più, tra la tenerezza e il sapore amaro di una società in cui le donne restavano un passo indietro".

Con la voce limpida e potente e l'innocente freschezza, quella ragazzina di Verona sbaragliò tutti: "Se allora mi avessero detto che dopo sessant'anni avrei cantato di nuovo Non ho l'età - sorride Cinquetti, che oggi ha 76 anni e per qualche giorno si è rifugiata tra le sue montagne della Lessinia - avrei risposto 'speriamo di no', quasi per non lasciarmi più irretire dai meccanismi dello show. E invece ora si chiude un cerchio ed è bellissimo: non è mai scontato che chiamino proprio te. Sono pronta a riprendermi tutto quello che è mio, compresa la canzone. L'ho anche combattuta inutilmente per molto tempo, come spesso accade agli artisti, che faticano a riconoscere la propria opera quando ha troppo successo: è come se in qualche modo venisse sottratta dal pubblico che vuole interpretarla e percepirla a modo suo, è un sottile gioco psicologico. Ma adesso sono orgogliosa di quella ragazzina e penso: 'anvedi questa, era veramente forte". E poi "tutto torna: per festeggiare i 70 anni della televisione alle Gallerie d'Italia a Torino si è appena inaugurata la mostra Non ha l'età - Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976, curata da Aldo Grasso: in mezzo ci sono anch'io".

Sanremo la proiettò nell'Empireo del successo, trascinandola dalla Francia al Giappone, dalle Cascate del Niagara al Cile, ma la espose anche alle etichette: chi - come Luigi Tenco - la giudicava perbenista e antipatica, chi la vedeva come una madonna, come la stessa Cinquetti racconta nel romanzo autobiografico A volte si sogna, uscito a fine 2023 per Rizzoli.

"Ho avuto una giovinezza complicata, ma bella, perché è stata una prova che mi ha temprato e mi fatto capire tante cose. Ora sono nel periodo della riconoscenza: si sono dissipate tutte le paure, i dubbi che mi accompagnavano da ragazza. Per dirla con un'altra celebre canzone, Il cielo è sempre più blu".

Ma non c'è solo il libro: su Paramount+ è arrivato il film L'età giusta, la commedia diretta da Alessio Di Cosimo che la vede accanto a Valeria Fabrizi, Giuliana Lojodice e Paola Pitagora nel ruolo di un quartetto agée che non si arrende al tempo che passa.

"Ho ritrovato queste straordinarie compagne di viaggio: abbiamo vissuto coralmente sia il set sia i momenti privati. È stato terapeutico, rigenerante".

Ora la aspetta il teatro: "Mi piace incontrare il pubblico in carne e ossa. Tra un brano e l'altro ci saranno monologhi nei quali mi racconterò un po' di più, visto che per tutta la vita sono stata molto riservata... I giovani sono preoccupati, hanno paura di sbagliare, quando si è più grandi ci si può permettere maggiore libertà". Lo spettacolo, che dovrebbe ricalcare il titolo del libro, A volte si sogna, debutterà il 12 marzo a Trento, per poi approdare tra l'altro il 29 aprile al teatro Olimpico di Roma e il 10 maggio al teatro Dogana di San Marino.

Sposata dall'età di 32 anni con Luciano Teodori, Cinquetti abita in campagna fuori Roma.

"Se ho l'età giusta? Vivo il presente con un'intensità - conclude - che potrebbe durare all'infinito".
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05/02/2024 17:58

"Trovo la protesta dei trattori assolutamente giusta, sacrosanta, per il diritto al lavoro e alla tutela del proprio posto di lavoro.Ma nessuno mi ha contattato e non ho contattato nessuno".

Lo dice Amadeus, in sala stampa a Sanremo, dopo la richiesta degli agricoltori di avere ospitalità al festival.

Fiorello ci scherza su: "Sarebbe bene che arrivassero, un palcoscenico così non lo trovi tutti i giorni, faccio un appello a venire". E Amadeus: "Se vengono li faccio salire sul palco".

Mai ricevuto pressioni dalla Rai per fare un festival meloniano.

Amadeus rimanda, poi, al mittente le accuse di aver dovuto seguire indicazioni dall'azienda per evitare scandali e polemiche a Sanremo.

"Ho incontrato Sergio appena è diventato amministratore delegato e mi ha detto: 'puoi continuare a fare il festival liberamente come hai fatto negli ultimi 4 anni'. Non mi ha mai fatto una telefonata per chiedere chi ci sarà. Nei festival precedenti mai cercato cose sensazionali a tavolino".

E ha concluso: "I miei festival non sono schierati, in passato sono stato attaccato sia da destra che da sinistra".

"Sono innamorato di Sanremo - sottolinea ancora -, ma tutto deve terminare. Sono lusingato dell'affetto della Rai e del pubblico, ma credo che cinque anni siano sufficienti per chiudere, mi auguro, con una festa bellissima. Resterò comunque innamorato di Sanremo a vita".
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06/02/2024 18:47

Dalle piste da sci direttamente al palco dell'Ariston: in piena stagione agonistica, Federica Brignone ha detto sì all'invito di Amadeus anche per promuovere il suo sport in avvicinamento alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e stasera sarà ospite d'eccezione della prima serata di Sanremo, prima sciatrice al festival.

"All'inizio la mia reazione è stata: aiuto, sono impegnata con gli allenamenti e le gare.Poi ho pensato che sarebbe stata l'occasione per vivere un'esperienza unica", conferma l'atleta, terza nel ranking mondiale, che fa parte del gruppo sportivo militare dei carabinieri.

"La musica - racconta Brignone - mi è sempre piaciuta, fin da bambina, quando ascoltavo Battisti con mia madre. E penso che anche lo sci sia musica: ogni discesa, ogni curva ha un suo ritmo sempre diverso. Da piccola cantavo, anche oggi canto quando scio in libero. Mi piace molto il rock, i Dire Straits, Tracy Chapman, ma amo anche gli artisti italiani, come Marco Mengoni, Laura Pausini. Ho imparato a suonare la chitarra e fatto corsi di hip hop, ma non ho molto tempo, sono sempre in giro".

Lo sport "è una continua sfida con se stessi, richiede impegno, serietà, dedizione. Nella mia carriera non mi sarei mai aspettata di fare le cose che ho fatto, ogni volta mi sorprendo di riuscire a farcela", sottolinea ancora Brignone, che arriva al festival dopo il no di Jannik Sinner all'invito di Amadeus: "Rifiutare è una scelta difficile, ma da atleta lo capisco, perché hai il tuo programma e vuoi concentrarti su quello. Nel mio caso la proposta è caduta bene, perché sono riuscita a organizzarmi in modo da esserci. Ma Jannik è giovane, avrà altre occasioni".
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07/02/2024 02:17

Loredana Bertè, Angelina Mango, Annalisa, Diodato, Mahmood: è la top five al termine della prima serata del festival di Sanremo.

La classifica è stata stilata con il voto della Sala Stampa.
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07/02/2024 18:15

"Accettiamo la proposta del direttore artistico del Festival di Sanremo Amadeus il quale ha proposto di accogliere una delegazione di agricoltori sul palco dell'Ariston".

E' quanto afferma in una nota il coordinamento nazionale di Riscatto agricolo - uno dei movimenti che sta guidando la protesta degli agricoltori - annunciando che "una delegazione di circa 15 trattori partirà dal presidio di Melegnano questa sera verso le ore 20 e raggiungerà in nottata Sanremo".

La rappresentanza degli agricoltori, dice ancora il movimento, porterà con sé la bandiera italiana "con la quale chiediamo di poter salire sul palco del teatro Ariston e in diretta".

Al Festival, aggiunge Riscatto agricolo, "porteremo le nostre preoccupazioni, le nostre paure e le nostre fatiche, per illustrare brevemente i motivi della grande mobilitazione dei giovani agricoltori italiani, per continuare a sperare nel futuro della nostra agricoltura e determinati nel continuare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni".

Altro annuncio arriva invece da Danilo Calvani, leader di un altro movimento di protesta, il Cra Agricoltori traditi, secondo il quale la manifestazione in programma la settimana prossima a Roma "potrebbe tenersi al Circo Massimo".

Un appuntamento, sostiene, al quale sono attesi "migliaia di mezzi" tra trattori e camion e al quale non dovranno esserci "bandiere di partiti, dei sindacati né politici".
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07/02/2024 18:25

All'Ariston giovedì sera tornerà anche Gianni Morandi, che l'anno scorso fu co-conduttore.

La conferma arriva da Amadeus: "Ho sentito Gianni e gli ho detto: 'se non hai impegni, fallo un salto".

E il Gianni nazionale ha detto sì.
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07/02/2024 18:29

Dopo i risultati record della prima serata di Sanremo 2024, Amadeus lascia aperto uno spiraglio per proseguire la sua esperienza al festival?

"L'ho detto.e lo sapete - risponde il direttore artistico - decisamente prima di questa giornata, che poteva andare così bene, o meno bene, che lo avrei detto definitivamente domenica.Per me è una grandissima gioia, un onore essere qui per il quinto anno, ma sento il bisogno di fermarmi anche per poter pensare ad altro o in qualche maniera, qualora un giorno si ripresentasse la possibilità, di trovare idee nuove.La Rai sarà in grado di trovare un allenatore bravissimo che possa proseguire, perché Sanremo, a prescindere da Amadeus, si ama".

Il direttore artistico ribadisce di avere "un rapporto bellissimo con tutti i vertici Rai: mi hanno messo in condizione di lavorare in maniera fantastica, perché puoi avere una visione, ma se non hai un gruppo che si fida di te sarebbe difficile realizzarla. Sono stato messo in condizioni perfette per lavorare dal direttore generale, dall'amministratore delegato, dal direttore dell'intrattenimento di prime time, dalla vicedirettrice Lentini".
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07/02/2024 18:31

"Vorrei fare un applauso alla musica, i risultati arrivano grazie a questo.E grazie ai cantanti in gara, a Marco Mengoni - bravissimo -, a mio fratello Ciuri, geniale".

Amadeus è soddisfatto dei risultati del debutto del suo quinto festival, che ieri ha superato se stesso con il 63,1% di share.

"Avevo detto che sceglievo gli amici, persone che hanno una storia - ha aggiunto il conduttore -: ed è stata una festa incredibile, con gente davanti all'Ariston fino alle 4 del mattino".
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07/02/2024 18:31

Questo l'ordine di uscita e gli accoppiamenti dei cantanti in gara stasera al festival di Sanremo: Fred De Palma presentato da Ghali, Renga Nek presentati da La Sad, Alfa presentato da Mr.Rain, Dargen D'Amico presentato da Diodato, Il Volo presentati da Rose Villain, Gazzelle presentato dai BNKR44, Emma presentata da Santi Francesi, Mahmood presentato da Alessandra Amoroso, BigMama presentata da Il Tre, The Kolors presentati da Angelina Mango, Geolier presentato da Fiorella Mannoia, Loredana Bertè presentata da Sangiovanni, Annalisa presentata da Maninni, Irama presentato dai Ricchi e Poveri, Clara presentata da Negramaro.
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08/02/2024 04:55

Geolier, Irama, Annalisa, Loredana Bertè, Mahmood: è la top five della seconda serata del festival di Sanremo.

La classifica è stata stilata in base al gradimento della nuova giuria delle Radio e del Televoto.

La serata del festival di Sanremo decolla subito con il talento puro di Giorgia. Ma è il ritorno di Giovanni Allevi, dopo due anni di cure per il mieloma, a lasciare il segno. Avvolto dal caldo abbraccio del pubblico, che lo accoglie con una lunga ovazione, il musicista racconta il suo percorso nel dolore e innalza il suo inno alla bellezza della vita e della solidarietà: "All'improvviso mi è crollato tutto. Non suono più il pianoforte davanti ad un pubblico da quasi due anni. Nel mio ultimo concerto, alla Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era talmente forte che sull'applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima", spiega. "Ho perso il lavoro, i capelli, le certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare, come se il dolore mi porgesse inaspettati doni". E ne elenca qualcuno, "la gratitudine nei confronti della bellezza del creato", "la riconoscenza per l'affetto, la forza, l'esempio che ricevo dagli altri pazienti, i guerrieri, così li chiamo" e la certezza che, "quando tutto crolla e resta in piedi solo l'essenziale, il giudizio che riceviamo dall'esterno non conta più". Cita Kant, scopre i ricci grigi ricresciuti e poi suona Tomorrow, brano scritto durante i lunghi ricoveri. Ma prima avverte: "Non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l'anima". Tutti in piedi per lui, anche l'orchestra.

La standing ovation dell'Ariston premia anche Giorgia, che trent'anni dopo incanta con E Poi, giocando con i ghirigori della voce. Anche il medley è da brivido: Oronero, Gocce di memoria, Quando una stella muore, Di sole e d'azzurro, Come saprei. Tutti in piedi anche per Loredana Bertè, che entusiasma con la sua Pazza.

Occasione sprecata invece con John Travolta: dopo aver accennato i passi di Saturday Night Fever e Grease con il fan Amadeus, finisce con il ballare imbarazzato la qua qua dance con Fiorello. E i social non perdonano. All'inizio però la star di Hollywood rende omaggio a Fellini: "Ho visto per la prima volta La strada a quattro anni, mi sono innamorato di Giulietta Masina".

Dopo la maratona di trenta artisti della prima serata, in questa seconda serata sono stati in quindici ad esibirsi, presentati dagli altri colleghi.
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